Al CdS la parola fine sul più grave danno erariale della storia di Spoltore

Toccherà al Consiglio di Stato, l’organo di giustizia amministrativa, mettere la parola fine martedì 26 giugno 2018 sul più grave danno erariale della storia della nostra città. Sarà infatti discusso in quel giorno, dopo ben dieci anni di lite, l’ultimo passaggio definitivo: il reclamo contro la perizia del commissario ‘ad acta’ che ha condannato il Comune di Spoltore al pagamento di 171.118,11 euro per il danno procurato e ben 2.154.276,46 euro per il lucro cessante. Il Giudice dovrà dichiararlo eventualmente o inammissibile, infondato oppure accoglierlo integralmente o in diminuzione in base alle richieste motivate nella relazione del legale del nostro Ente, l’avvocato Gaetano Mimola. Ma in quest’ultimo caso bisognerà vedere in quali termini verrà imposto il ricalcolo dalla somma da risarcire alla famiglia Di Gregorio-Fattibene, titolari di un terreno sul lungofiume a Villa Raspa sul quale, a causa di un inspiegabile ritardo amministrativo, non è stato possibile concludere un importante affare immobiliare. E’ verosimile poi che spetterà sempre al direttore dell’Agenzia delle Entrate, il dott. Chiacchiaretta, sulla base di parametri nuovi e vincolanti, indicare l’entità complessiva dell’esborso a carico della collettività spoltorese. Ricordiamo che, la scorsa settimana, il nostro Comune ha provveduto ad ottemperare parzialmente la sentenza definitiva pagando ai ricorrenti la somma di 459.233,08 euro, ovvero quella indicata nella perizia di parte come risarcimento equo in fase di contestazione. Contestualmente a questo procedimento inizierà l’azione giuridica della procura della Corte dei Conti per individuare i responsabili della nostra pubblica amministrazione per il danno procurato agli spoltoresi. Perchè il danno c’è stato ed è giusto che chi ha sbagliato, con colpa o dolo, risponda secondo le proprie responsabilità.

Sn.it

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