Approvata un’altra modifica allo statuto della Spoltore Servizi

Un susseguirsi di variazioni statutarie che riguardano la Spoltore Servizi, società in house totalmente partecipata dal Comune di Spoltore. Le molteplici condizioni che si sono susseguite in questi ultimi anni per vari adeguamenti alle regole nazionali hanno rivoluzionato più di una volta la gestione dei servizi pubblici nel nostro Comune. Durante l’ultima seduta consigliare spoltorese, lo scorso 8 marzo 2018, la politica che ci rappresenta sul territorio ha votato una modifica dell’oggetto sociale della Spoltore Servizi s.r.l. Un ritorno alle condizioni passate in quando i potenziali servizi che detta società partecipata può fornire alla collettività tornano ad essere sia ‘strumentali’ che ‘pubblici locali’. Verrebbe meno a Spoltore l’esigenza di rivolgersi a società private presenti sul mercato e, a detta di chi è preposto a decidere per il bene pubblico, determinati servizi torneranno ad essere più efficienti efficaci ed economici. Il provvedimento in oggetto è stato approvato con i voti favorevoli, nessuno contrario, sia della maggioranza che dell’opposizione in consiglio comunale.  Solamente il consigliere Pace Pierpaolo, dai banchi dell’opposizione, ha preferito avvalersi della facoltà di astenersi dal voto. Per questo motivo, a fronte di un adeguato piano industriale, la Spoltore Servizi in futuro si occuperà anche della manutenzione delle strade, manutenzione degli immobili di proprietà comunale, segnaletica stradale, allestimento luoghi ed edifici per manifestazioni varie, gestione e manutenzione impianti sportivi. Ovviamente sono condizioni che devono garantire l’economicità dell’ente strumentale poichè il decreto dell’ex Ministro Madia prevede il divieto di  “aumenti di capitale … a favore delle società partecipate, con esclusione delle società quotate e degli istituti di credito, che abbiano registrato, per tre esercizi consecutivi, perdite di esercizio ovvero che abbiano utilizzato riserve disponibili per il ripianamento di perdite anche infrannuali. Sono in ogni caso consentiti i trasferimenti straordinari alle società di cui al primo periodo, a fronte di convenzioni, contratti di servizio o di programma relativi allo svolgimento di servizi di pubblico interesse ovvero alla realizzazione di investimenti, purché le misure indicate siano contemplate in un piano di risanamento, approvato dall’Autorità di regolazione di settore ove esistente e comunicato alla Corte dei conti con le modalità di cui all’articolo 5 del  D.Lgs. 19 agosto 2016, che contempli il raggiungimento dell’equilibrio finanziario entro tre anni”. 
Foto: l’amministratore unico della Spoltore Servizi, il dott. Stefano Ilari
Simone Ciuffi 

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