Spoltore “spinge” sulla riduzione della plastica e dell’inquinamento, almeno dal punto di vista del consumo di quella risorsa fondamentale che è l’acqua. L’operazione che ci fa desumere cio’ deriva da una delibera con la quale si spiega che è intenzione di continuare a “mettere a disposizione della cittadinanza 5 strutture denominate “Case dell’acqua” senza costi per l’Ente e con oneri a totale carico della ditta istallatrice (a titolo esemplificativo e non esaustivo senza costi a carico del Comune di Spoltore per la fornitura di energia elettrica, di acqua, di anidride carbonica, per la manutenzione e la pulizia dell’area di pertinenza, la videosorveglianza, i sistemi di allarme, il ripristino dello stato dei luoghi, ecc…) tramite concessione del servizio di erogazione di acqua trattata naturale e gassata proveniente dall’acquedotto pubblico per un periodo di 5 anni”. E per tale ragione, sempre se non abbiamo capito male, verranno installate – oppure resteranno le stesse – quelle efficacissime cinque Case dell’Acqua presenti da alcuni anni nel territorio: Spoltore Capoluogo – Parcheggio Pubblico in via del Campo Sportivo; Frazione di Villa Raspa – Marciapiede antistante il Parco Pubblico di Via Basilea; Frazione di Santa Teresa – Parco pubblico in Piazza Maresciallo Marino Di Resta; Frazione di Caprara – area adiacente via San Rocco, di proprietà dell’Amministrazione; Frazione di Villa Santa Maria – Via Garibaldi.  L’auspicio è che, ovviamente, con l’intervento del nuovo gestore privato non ci sia un significativo aumento dei costi per rifornirsi di acqua ne’ una riduzione degli standard di qualità. Tra l’altro le simpatiche strutture rappresentano, come un tempo le antiche fontane, anche un interessante luogo per socializzare e avviare dibattiti sulle cose che funzionano o non funzionano nella nostra città. Attendiamo di scoprire chi gestirà nei prossimi anni questo bene comune fondamentale per il cittadino spoltorese e per l’ambiente mondiale.

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