Concerto di Natale dell’Associazione Balbino Del Nunzio a Padova

Saranno un anniversario  e un Natale nel segno delle note musicali. Arriva puntuale come un orologio svizzero l’annuncio che  domenica 17 dicembre alle ore 16,30 presso lo Studio Teologico del Santo (Chiostro della Magnolia) a Padova andrà in scena una serata dedicata alle Muse. L’associazione abruzzese-veneta “Balbino Del Nunzio“, presieduto dal nostro concittadino Francesco Mutignani, nata in ricordo del fisico spoltorese ha deciso, anche quest’anno, di diffondere i valori dell’armonia, della pace e della condivisione, intrinseci nel concetto del Natale, attraverso l’arte de “I Solisti di Padova”.  Sul palco i musicisti  interpreteranno brani di autori italiani d’epoca barocca, quali Antonio Vivaldi, Arcangelo Corelli, Giuseppe Torelli, Francesco Manfredini e Michele Mascitti. Quest’ultimo, noto ai più, fu un  compositore  abruzzese d’origine,  che si trasferì nel 1704 nella capitale francese, dove pubblicò ben nove volumi di sonate, acquisendo grande fama. Ad arricchire il programma sarà anche eseguito in prima assoluta un brano del musicista veneziano contemporaneo Federico Costanza, ideato per questo speciale concerto e composto per l’ensemble dei “Solisti di Padova”. Il percorso musicale sarà introdotto dal musicologo Alberto Massarotto. L’ingresso è gratuito.  Per ulteriori informazioni, tel. 335330950.

La storia dell’Associazione. All’inizio era solo un gruppo di amici che si riuniva in un circolo informale, a discutere di radici e culture, differenze e similitudini: ad accomunarli c’era la scelta di un luogo nuovo in cui vivere e operare professionalmente, e qualche volta la nostalgia per una terra natia lasciata alle spalle. Ma soprattutto la volontà pertinace di trasformare quella vicenda personale in un’esperienza di dialogo autentico tra le culture. Nasce così, nel 1998, l’Associazione “Balbino
Del Nunzio”, dedicata a un grande fisico, ricercatore delle tecniche del freddo, nato in Abruzzo ma vissuto a Padova: la sua storia personale racconta, meglio di altre, lo spirito del sodalizio, che intende divulgare e intrecciare la tradizione abruzzese e molisana con quella veneta, attraverso manifestazioni artistiche e culturali, iniziative di scambio e solidarietà, momenti conviviali conditi dai sapori diversi eppure simili delle tre regioni. Sì, perché i territori cui presta attenzione l’associazione si caratterizzano per alcuni tratti peculiari, come il sostrato contadino
non ancora completamente sbiadito dalla patina della modernità, o il lungo, epico e melanconico destino di migrazioni, che ha portato migliaia di abitanti dell’Appennino e della laguna in terre lontane.

Costantino Spina

 

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