Costi della politica, taglio del 20% indennità per il welfare e cultura

“Una riduzione del 20% dei costi della politica per il welfare ed attività culturali”. Siamo noi, di SpoltoreNotizie.it, a lanciare questa proposta in vista del mega-risarcimento che costringerà il nostro Comune di Spoltore, quindi ciascuno di noi, a rimborsare ‘con le lacrime ed il sangue’ una somma importantissima, ancora da determinare, certamente sei zeri. Tutto questo, lo ricordiamo per chi non ne fosse a conoscenza, dovuto alla mancata approvazione  dieci anni fa di un Piano di Recupero di una fabbrica sul lungofiume di Spoltore. Circostanza che ha cagionato un danno erariale di proporzioni storiche ed i cui effetti sulla collettività spoltotorese saranno difficilmente mitigabili, salvo un clamoroso ‘colpo di fortuna’ come la vincita al lotto del nostro Ente. Per tali considerazioni, qualche giorno fa, abbiamo chiesto ai neo assessori Chiara Trulli, Stefano Sebastiani, Quirino Di Girolamo, Roberta Rullo e Carlo Cacciatore, al riconfermato presidente del consiglio comunale Lucio Matricciani ed al sindaco Luciano Di Lorito di mandare un segnale tangibile attraverso l’autoriduzione delle indennità, che loro spettano per legge. Somme, queste ultime, facilmente fruibili che, come dicevamo nell’incipit, potrebbero essere accantonate per scopi di pubblica utilità come welfare per i bisognosi o per finanziare attività culturali anche per stimolare il settore turistico spoltorese che, detto francamente, non ci sembra stia vivendo una stagione d’oro. D’altra parte è altrettanto evidente che quel denaro, di cui tutti sappiamo, andrà stornato da qualche capitolo di bilancio o comunque trovato nei mezzi di finanziamento consentiti ai comuni: come un mutuo con relativo aumento di tasse oppure una importante dismissione del patrimonio immobiliare comunale o altro ancora, che non ci viene in mente. Molte alternative non ce ne sono. Perciò proviamo ad immaginare a come avremmo potuto usare il nostro denaro. Ad esempio, per mettere in sicurezza le nostre scuole oppure costruirne di nuove o dare un reddito alle famiglie povere di Spoltore: l’importo è più o meno quello, ci toccherà pagare per rimborsare un privato che non ha potuto concludere il suo affare a causa della mala gestio amministrativa. Essendo, quindi, il momento difficilissimo sarebbe opportuno, sempre secondo il nostro umile giudizio, uno “sforzo collettivo” stupefacente. Al Comune di Pescara, già in pre-dissesto finanziario, il sindaco eletto Marco Alessandrini fece un’azione simile e che ci piacque molto: si ridusse lo stipendio e la Giunta lo seguì, in quello che può essere considerato un piccolo ma significativo contributo.

Ma quanto costa la politica a Spoltore?

Secondo una stima rettificabilissima (ma non di molto) di #SpoltoreNotizie, l’Esecutivo spoltorese composto dagli attuali cinque assessori (Stefano Sebastiani, Chiara Trulli, Quirino Di Girolamo, Roberta Rullo e Carlo Cacciatore), dal sindaco Luciano Di Lorito (stipendio di 3.098,78 lordi mensili), dal presidente del consiglio comunale Lucio Matricciani, costerà alla collettività spoltorese circa 12mila euro al mese. Complessivamente la spesa annua che peserà sul bilancio del Comune ammonterà a circa 144.000 euro all’anno, a cui andranno aggiunti i gettoni di presenza per tutti i consiglieri comunali (8.000 euro all’anno circa) ed il costo di un eventuale ufficio stampa (altri 12mila euro annui?). Insomma, applicando il criterio dell’autoriduzione si potrebbe recuperare, mensilmente, circa 3mila euro mensili da impiegare negli scopi detti nell’articolo. Che ne dite cari spoltoresi, vale la pena organizzare un sondaggio e raccogliere una petizione popolare da sottoporre all’attenzione del nuovo esecutivo? Del resto nel programma elettorale ‘Non fermare la Città che migliora’ c’è indicato, al punto numero dieci, che “tra gli strumenti che l’Amministrazione intende porre in essere, al fine di migliorare la partecipazione del cittadino alla vita amministrativa comunale, c’è il bilancio partecipativo: questo strumento, come il nome stesso suggerisce, promuove la partecipazione dei cittadini alle politiche pubbliche locali, e in particolare, al bilancio preventivo dell’ente cioè alla previsione di spesa e agli investimenti pianificati dall’amministrazione”. Dunque quale occasione migliore per dare concretezza a quanto promesso?

Ps: ovviamente le idee migliorative, sono le benvenute. Se ce ne sono.

Consiglio comunale

Sn.it

 

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