Di Lorito “interrogato” dai bambini della scuola primaria di Villa Raspa

Il sindaco Luciano Di Lorito è stato “interrogato” dai bambini della scuola primaria di Villa Raspa ospiti, questa mattina, del nostro Comune. Gli alunni delle classi V A e V B, per nulla intimoriti dai banchi della sala consiliare, hanno tempestato di domande il primo cittadino di Spoltore, affiancato in questa bella esperienza empatica dall’assessore alla Pubblica Istruzione Loris Masciovecchio e dalla consigliera Francesca Sborgia. Le piace essere sindaco di Spoltore o avrebbe preferito un’altra città? Si è emozionato quando è stato intervistato? Come risponde alle domande dei giornalisti che non le piacciono? Di Lorito non si è tirato indietro e ha risposto a tutte le domande proposte dai piccoli e coraggiosi giornalisti: “Spoltore è la mia città, ci vivo sin da quando ero piccolo e non accetterei di amministrare un altro Comune”. Sull’emozione durante le interviste, una bimba particolarmente vivace e arguta, di nome Alessia, ha fatto riferimento al recente servizio del Tg1, realizzato in occasione della manifestazione dei sindaci abruzzesi, a Roma, la scorsa settimana. Il sindaco Di Lorito le ha risposto confessandole la sua timidezza: “alla vostra età ero un bambino timido e non sono cambiato molto, però in questi anni grazie al mio incarico di sindaco ho fatto diverse interviste e inizio a sentirmi più a mio agio”. E per le domande scomode? “Dobbiamo dire sempre la verità, anche quando non è quella che vorremmo. E’ la stessa cosa se un cittadino viene a chiederci qualcosa ma non siamo in grado di accontentarlo: è difficile, ma bisogna dire di no”. Il sindaco ha augurato a qualcuno dei bambini di prendere un giorno il suo posto, perché “consente di mettersi al servizio degli altri e di risolvere i problemi dei concittadini”. A questo proposito l’assessore Masciovecchio ha ricordato la realizzazione, attesa da quarant’anni, del centro polivalente a Villa Raspa, proprio davanti alla loro scuola: “chi lavora in un’amministrazione comunale diventa parte di una squadra, che non comprende solo i compagni di giunta o in consiglio, ma anche i predecessori e i cittadini. Per questo le opere pubbliche non sono del sindaco o dell’assessore di turno, ma sono di tutta la città”. Una sacrosanta verità, quella ribadita dall’assessore villaraspese, che va tenuta sempre e bene in mente.

Sn.it

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