Come ogni autunno ricomincia, ahinoi, la terribile stagione della caccia, una pratica che non condividiamo nel modo più assoluto e che consiste nel catturare o abbattere animali, solitamente selvatici. Anche nelle campagne spoltoresi, un territorio vastissimo di 37 chilometri quadrati, suddiviso nelle cinque frazioni, molto del quale di tipo collinare o di campagna, domenica 16 settembre i cacciatori torneranno in azione nonostante l’intervento del WWF Abruzzo che ha tentato, come ogni anno, di bloccare il calendario venatorio.

Di seguito la nota dell’associazione ambientalista WWF Abruzzo:

“Grazie anche alle modifiche già ratificate dalla Regione i danni saranno giustamente limitati. Abbiamo salvato dal massacro quasi centomila lepri!”: è questo il commento a caldo del coordinatore regionale delle Guardie WWF, Claudio Allegrino. “Un risultato importante che si aggiunge – sottolinea il delegato Abruzzo del WWF Italia Luciano Di Tizio – agli altri già ottenuti in questi mesi grazie alle puntuali osservazioni presentate dalla nostra associazione e alle osservazioni dell’ISPRA, in parte recepite dalla Regione dopo la presentazione del ricorso del WWF redatto dall’avv. Michele Pezone. Bisogna per questo dare atto all’assessore Dino Pepe di essersi comportato da assessore alla caccia e non da assessore ai cacciatori, come taluni suoi predecessori, sforzandosi di varare un calendario almeno rispettoso delle norme di legge e del buon senso”.

Purtroppo, come sappiamo e come è stato riferito dalla stampa nazionale in Sicilia dei cacciatori hanno sparato ed ucciso un avvoltoio capovaccaio (specie in via d’estinzione) mentre stava migrando verso l’Africa. Forse, nel terzo millennio, è arrivato finalmente il momento di vietare la caccia su tutto il territorio nazionale. Perchè chi si diverte a sparare per gioco a degli animali indifesi che rispetto può avere dalla società civile? Certamente non il nostro.

Sn.it