Fu un architetto-ingegnere spoltorese a progettare il Palazzo Sirena

Oggi non resta più niente della sezione originale di quel palazzo in stile liberty, punto di riferimento e, per lungo tempo, luogo di aggregazione sociale e culturale nella e della città di Francavilla al Mare. È stato definitivamente demolito il Palazzo Sirena, lo ha ufficialmente annunciato due giorni fa, domenica 27 agosto 2017, il sindaco dei francavillesi, Antonio Luciani che, in merito all’argomento, risulta essere tra i protagonisti dell’acceso dibattito pro o contro l’avvenuta demolizione. Salvaguardato, invece, l’attiguo auditorium.

Una particolarità, non di poco conto, correla la nostra Spoltore a questa attuale vicenda. Una gran parte di spoltoresita’, di espressione da parte di un’eccellenza spoltorese, se ne va tra le macerie di quella struttura. A progettare il Palazzo Sirena, inaugurato nel luglio del 1888, fu l’architetto, ingegnere Antonino Liberi, nato a Spoltore il 18 febbraio 1855, figlio di panettieri. Un valido artista che risulta aver anche elaborato gran parte dell’architettura interna alla chiesa San Panfilo dentro le mura, a Spoltore appunto. Tante le opere progettate dal nostro concittadino, che risultano essere di indubbio valore artistico e/o tecnico, tra le quali quella che poi divenne ed è ancora oggi conosciuta come stabilimento liquorificio Aurum, resa attualmente struttura polifunzionale di riferimento e di rilevante interesse culturale per il pescarese ed il suo hinterland.

Appartengono a Liberi i progetti di: “Palazzo Perenich (1884), Casa Conti (1884), Casa Bucco (1892), il Palazzo della Banca di Pescara (1892); il Grand Hotel (1910) e il Teatro Michetti (Politeama Aternino, sempre del 1910), il villino Clerico e il villino Costanzo. Per Pescara immaginava una realtà nuova che nascesse dalla Pineta Dannunziana: una ‘Città Giardino’ coronata da ville liberty e immersa nel verde. (fonte WikipediA)”.

Antonino Liberi è morto a Roma nel 1933 e, quindi, non ha mai visto la piu grande, mastodontica opera architettonica, ancora incompiuta, che appartiene alla storia del paese che gli ha dato i natali, e che molto probabilmente, come il palazzo di Francavilla, verrà demolita ed alla quale, ci piace immaginare, forse lui avrebbe dato una conformazione, un immagine e un destino diversi.

 

Simone Ciuffi

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