Il progetto edilizio “Le Due Torri” di Villa Raspa verso la realizzazione

“Le Due Torri” a Villa Raspa verso la realizzazione. Si torna a parlare del progetto “Le Due Torri” passato alle cronache spoltoresi anche per essere finito nel filone di inchiesta denominato “Cabina di Regia”, nota vicenda giudiziaria che ha colpito la politica spoltorese nell’anno 2011. Il piano di recupero che prevede la realizzazione di due strutture edilizie dette, appunto, Due Torri, nella zona a ridosso del fiume Pescara a Villa Raspa di Spoltore individuata nell’ambito degli strumenti urbanistici generali come zona in condizioni di degrado e quindi assoggettabile al recupero del patrimonio edilizio ed urbanistico esistente mediante interventi rivolti alla conservazione e al risanamento, andrà ad essere effettuato grazie ad alcune importanti evoluzioni tecnico politiche definite recentemente. Attraverso una delibera di Giunta Municipale, lo scorso 18 ottobre, il Comune di Spoltore ha adottato la variante al Piano di Recupero di iniziativa privata denominato “La Villa Costruzioni” pervenuto con nota acquisita al protocollo generale in data 10 febbraio 2016 e richiesto dai proprietari delle aree comprese nel piano di recupero stesso, i Sigg.ri Zampacorta Luigi ed Alessio Carletti, in qualità di amministratori e legali rappresentanti della Società La Villa Costruzioni Srl con sede in Montesilvano, e la Sig.ra Antonina Buzzelli, in qualità di Amministratore e Legale rappresentante della società Antony Srl, con sede a Pescara, via del Circuito. Oltre alle variazioni del progetto preliminare, determinante, per il futuro e l’attuabilità del progetto, è stata l’argomentazione sulla Valutazione Ambientale Strategica (VAS). Infatti, di seguito alla richiesta di variante, nel maggio 2016, il tecnico incaricato dalla parte privata, l’ Ing. Erika Alessandrini, ha richiesto la verifica di assoggettabilità o meno alla VAS fornendo al nostro Ente i dati necessari per la verifica degli impatti significativi sull’ambiente, procedura obbligatoria, prevista da direttive europee riguardanti i piani e i programmi di sviluppo in ambito urbanistico ed edilizio quando si creano interazioni con determinati ambienti. Successivamente, il responsabile del settore IV del Comune di Spoltore, dopo l’avviamento e l’espletamento di dovute, specifiche procedure, con una determina rende noto la “non assoggettabilità a VAS del P.d.R. in argomento”. Superato anche l’ “ostacolo” ambientalistico, ci si dirige verso la definizione di un rapporto tra pubblico e privato che, come purtroppo accade troppo spesso a Spoltore, ha superato un tantino i tempi logici. Certamente è palese la volontà del privato di voler realizzare e concludere, nonostante il periodo storico non proprio prosperoso per l’economia e gli investimenti, un progetto che potrebbe essere importante per la rivalutazione e lo sviluppo di una porzione del nostro territorio, come la zona di Villa Raspa ai confini con Pescara. La procedura imposta dalla legge, conseguente alla delibera di adozione della variante al piano di recupero di iniziativa privata “La Villa Costruzioni s.r.l.”, prevede l’avviso di deposito e la permanenza in pubblicazione per un determinato periodo successivo all’approvazione dell’atto. Pertanto, a decorrere dal 24 ottobre 2016, per trenta giorni consecutivi, sono a completa disposizione i documenti inerenti l’opera in oggetto riguardante gli interessi del territorio spoltorese, e “chiunque abbia interesse può presentare osservazioni. E le osservazioni presentate, anche sotto forma di istanza, proposte o contributo, dopo detto termine di trenta giorni, sono irricevibili”. In sostanza “chi ha qualcosa da dire lo dica adesso o taccia per sempre”.

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Simone Ciuffi

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