Istituto Comprensivo Spoltore ‘a meta’. Scende il sipario su Kids in touch

Con il meeting che si è tenuto presso la sala consigliare del Comune di Spoltore venerdì 17 maggio, è sceso il sipario sul Progetto Erasmus ‘Kids in touch’. Il Progetto Erasmus, finanziato dalla Commissione Europea, è stato promosso dall’Istituto Comprensivo di Spoltore, ed ha visto coinvolti le classi prime e seconde della scuola secondaria, quarte e quinte della scuola primaria. Al fianco dell’IC di Spoltore l’associazione sportiva Old Pescara Rugby e due partner europei, dal Belgio e dal Portogallo.

A fare gli onori di casa Roberta Rullo, nella doppia veste di insegnate e assessore alla Pubblica Istruzione, Politiche Giovanile e Cultura, che nell’occasione ha anche moderato l’incontro; il vice sindaco Chiara Trulli; il dirigente scolastico Bruno D’Anteo; le coordinatrici del progetto Laura Caronna e Flora Cerenzia; Jean Gheur Direttore del College Saint Vincent Soignes (Belgio) Carlos Leite Manager Be You Sport;  Angelo Cavarocchi presidente del Pescara Rugby; Moira Tini insegnate e Digital storytelling;  e il dott. Renato Cerbo direttore Neuropsichiatria Infantile ASL Pescara.

Il progetto ha avuto inizio nel gennaio 2018 e si è concluso nei giorni scorsi. Oltre alla pratica sportiva in campo con allenatori federali, c’è stata anche un’attività di studio e ricerca-azione. L’attività di osservazione, svolta da docenti, allenatori e famiglie, si è avvalsa della collaborazione della Neuropsichiatria Infantile della ASL di Pescara, coordinata dal Dott. Renato Cerbo, supervisore scientifico del Progetto, che ha stilato delle schede di osservazione basata sul modello internazionale ICF. Un’esperienza positiva ma soprattutto costruttiva, che ha permesso agli alunni di sviluppare competenze sociali di grande valore. L’attività del rugby, improntata al principio delle mixed abilitiese e dell’uguaglianza di genere, ha permesso ai ragazzi  di raddoppiare le ore dedicata all’Educazione Fisica in un contesto altamente socializzante e inclusivo, e di lavorare a stretto contatto con i pari età belgi e portoghesi. Questo ha permesso anche di fortificare il senso di appartenenza europea e uno scambio interculturale, oltre che un maggiore uso delle lingue straniere per interagire con i ragazzi degli altri paesi.

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Costantino Spina

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