Le lezioni non si fermano. Didattica a distanza per gli alunni spoltoresi

L’emergenza Coronavirus spinge la scuola ‘digitale’. L’ordinanza ministeriale con la quale sono state sospese le attività didattiche, ma che prevede la continuazione delle stesse su piattaforme on line, ha portato le varie scuole ad organizzarsi. A Spoltore, ad esempio, l’Istituto Comprensivo diretto da Bruno D’Anteo ha attivato fin da subito la didattica da remoto. “Con alcuni alunni ospedalizzati in passato già lo abbiamo fatto. Nella giornata di ieri con il corpo docenti ci siamo attivati immediatamente. Già da oggi saremo operativi, e nel caso l’emergenza si prolunghi garantiremo per tutto il periodo la regolarità delle lezioni e dei programmi. Tutte le informazioni del caso si potranno trovare sul nostro sito”. La dirigente Nicoletta Paolini del Circolo Didattico in collaborazione con il suo staff ha già delineato gli aggiornamenti nei giorni di venerdì (oggi), martedì 10, giovedì 12 marzo sul sito della scuola www.circolodidatticospoltore.edu.it. Mentre sulla piattaforma saranno caricati nell'”Area Genitori” dei file divisi per plessi, classi e sezioni contenenti tutto il materiale didattico per bambini. Per gli alunni di quarta e quinta ipotesi lezioni a distanza sulla piattaforma ‘WeSchool’. Nelle varie scuole superiori del pescarese, dove sono coinvolti circa  cinquecento studenti spoltoresi, ci sono state riunioni di staff per predisporre, insieme ai dirigenti scolastici, la didattica a distanza. La modalità più gettonata è quella che sfrutta le piattaforme di ‘classi digitali’ sulle quali alunni e docenti si incontrano in uno spazio virtuale, chattano, si scambiano materiali strutturati, video, semplici pagine in ‘wordì ma anche compiti. C’è anche l’ipotesi delle video-lezioni on line concordando con gli alunni l’orario di collegamento. La novità e la flessibilità del lavoro sta entusiasmando alcuni docenti e tutti gli alunni che sono pronti a buttarsi in questo nuovo modo di far lezione.

Ma il cambiamento spaventa, soprattutto i docenti più anziani: è un modo di fare scuola lontano anni luce da quello che è il loro metodo. Per questo alcuni Istituti hanno creato degli sportelli di accompagnamento che possano rendere più agevole questa rivoluzione. Sicuramente è una occasione da prendere al volo, che il mondo della scuola sta cogliendo. Ma non potrà mai sostituire la didattica in aula che prevede un coinvolgimento emotivo che nessuna piattaforma potrà mai dare.

Costantino Spina

 

 

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