Le vasche di laminazione fermeranno le esondazioni che interessano Spoltore?

Le vasche di laminazione fermeranno le esondazioni che interessano Spoltore? Il presidente della Giunta regionale, Luciano D’Alfonso, nella sua veste di Commissario straordinario delegato per l’attuazione dell’intervento di mitigazione del rischio idraulico del Bacino idrografico del fiume Aterno-Pescara, con riferimento alle vasche di laminazione delle piene del fiume Pescara, ha appena emanato il decreto di chiusura della Conferenza dei Servizi, con l’approvazione del progetto definitivo e la dichiarazione di pubblica utilità.

Si tratta di atti propedeutici all’avvio della fase degli espropri e dell’indizione della gara d’appalto, passaggi fondamentali ai fini della realizzazione dei lavori per i quali sono previste risorse pari a 54 milioni 800mila euro. Con l’approvazione del progetto esecutivo è prevista una revisione dell’importo occorrente per l’acquisizione di aree o immobili, indennizzi, spese tecniche e notarili, che passa da 5 ad 8 milioni, fermo restando il quadro economico di spesa sempre pari a 54 milioni 800mila euro.

Tali opere di sicurezza idraulica del fiume Pescara verranno realizzate nel tratto fluviale che interessa i Comuni di Chieti, Manoppello, Cepagatti e Rosciano, cioè a monte della nostra Città di Spoltore. Gli interventi, che consistono nella realizzazione di vasche di compensazione, interessano una superficie di un milione 300mila metri quadrati, con una capacità di 7 milioni di metri cubi di acqua. Quella che verrà realizzata sul fiume Pescara rappresenterà una delle più grandi opere di messa in sicurezza fluviale mai effettuate finora in Italia.

Molti ambientalisti tra cui Augusto De Sanctis del Forum H20 ma anche il MoVimento 5 Stelle, però, hanno contestato questo progetto ritenendolo inutile e molto costoso.

“Il progetto costa 50 milioni di euro, e non risolverà la situazione di gravità che si presenta durante una piena”, hanno spiegato a Prima da Noi Sara Marcozzi e Domenico Pettinari, consiglieri regionali, “a quanto si legge sui progetti presentati – continuano – l’intervento sarebbe in grado di assorbire solo il 13% dell’onda di piena per non più di 13 ore. Sempre che si tratti di una piena da circa 690 mc al secondo perché, se invece consideriamo le piene eccezionali, meno frequenti ma che possono raggiungere i 1200 mc al secondo, il grado di assorbimento dell’opera non supererebbe il 5% della piena”.

Foto: esondazione del fiume nella zona di via Arno a Santa Teresa di Spoltore 

Sn.it

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