Luci sulla centrale idroelettrica di Santa Teresa

Luci sulla centrale idroelettrica di Santa Teresa. Si è tenuta proprio ieri la riunione della Terza Commissione “Urbanistica e Lavori Pubblici” del Comune di Spoltore. All’ordine del giorno diversi punti ma il più discusso è stato certamente quello relativo all’impianto di produzione idroelettrica lungo il tratto del fiume Pescara che però cade nell’ambito territoriale di Spoltore. Hanno assistito e/o partecipato attivamente, oltre ai consiglieri membri della commissione (Orazio D’Orazio, Edoardo Diligenti, Robrto D’Intino e Raffaele Spilla) anche l’assessore Mancini, il dirigente responsabile del settore Vincenzo Cerritelli, la consigliera Marina Febo, i consiglieri Francesco Zampacorta e Giordano Fedele. I toni dell’incontro non sono stati dei più tranquilli: infatti, la consigliera Febo che già in passato ha dimostrato accurata attenzione (cosi come anche il consigliere Zampacorta) in merito alla questione che riguarda il nostro fiume, autorizzata ad intervenire dal presidente D’Orazio, ha sollevato alcune questioni che, come affermato dalla stessa e come noto, saranno argomento di discussione in sede di consiglio. Infatti approderà nuovamente, nel prossimo Consiglio comunale previsto per lunedì 2 maggio, l’atto di indirizzo politico che prevede un nuovo schema di convezione tra l’Ente e la società che gestisce la centrale, l’Energia Verde S.p.a. Ricordiamo che, la proposta di delibera riportante la bozza della nuova convenzione era già presente nell’Ordine del giorno nello scorso Consiglio comunale, ma lo stesso punto è stato rinviato su richiesta del sindaco Luciano Di Lorito il quale ha proposto ed ottenuto il rinvio della discussione per dar modo ad alcuni consiglieri di approfondire, in sede di commissione appunto, questo delicato ed annoso rapporto tra il nostro Comune e la società privata realizzatrice del progetto.
 
Cos’è la centrale per la produzione di energia elettrica? Dal centro della frazione di Santa Teresa, percorrendo la statale in direzione monti-mare e svoltando sulla destra in una stradina, ad un certo punto l’asfalto finisce e ci si ritrova a costeggiare il fiume Pescara in un panorama naturalistico non indifferente, bellissimo. Tra le meraviglie della natura di un ecosistema fluviale che all’apparenza potrebbe anche dare l’impressione di essere incontaminato, la vista è impattata da una grande opera di ingegneria edile e meccanica che non lascia di certo indifferenti. Noi di SpoltoreNotizie.it che siamo andati a visionarla abbiamo potuto ipotizzare che, la silenziosa presenza di questa pesante struttura resa omogenea all’ambiente naturale circostante, è quasi mimetizzata e quindi forse sconosciuta persino a coloro che abitano e vivono a poche centinaia di metri in linea d’aria da lì. La centrale idroelettrica di cui stiamo parlando, è parte integrante del parco per la produzione di energia derivante da fonti rinnovabili (in questo caso la forza della massa d’acqua fluviale in movimento), un investimento privato dal costo stimato di 20ML di euro che abbraccia i territori di Spoltore, Cepagatti e San Giovanni Teatino.
La storia. Ripercorrendo la storia, nel 2007, l’allora SIDITAL s.r.l., dopo un accurata valutazione di fattibilità, da vita a questo progetto con il consenso e l’autorizzazione di tutti gli organi competenti e gli enti territoriali coinvolti. Naturalmente, come giusto che sia, i territori interessati, soprattutto a fronte della disponibilità nel concedere parte del patrimonio ambientale e paesaggistico, in sinergia con la società realizzatrice dell’impianto, devono avere qualcosa in cambio. Per quello che ci riguarda, Spoltore, decise di sottoscrivere una convenzione che garantisse alcune opere a favore della collettività, realizzate dal privato, e per di più un ristoro di carattere economico. Il 19 giugno del 2008 è stato approvato, dall’allora Consiglio comunale, uno schema di convenzione regolante i rapporti tra i territori e la Società SIDITAL srl titolare di concessione di derivazione d’acqua ai fini idroelettrici rilasciata dalla Regione Abruzzo (determinazione 57/94). Appena dopo qualche mese (e cercheremo di approfondire il motivo), precisamente il 10 ottobre 2008, si è provveduto alla revoca della delibera adottata a giugno per sostituirla con una nuova delibera in approvazione di un nuovo schema di convenzione che prevedeva l’esecuzione, a spese della SIDITAL srl, di una serie di lavori di risanamento e valorizzazione ambientale che per quanto riguardava la parte spoltorese del parco era pari ad un valore economico di 304.174,00 euro, detto valore andava sommato ad un ristoro derivante dalla cessione a favore del Comune di Spoltore di una quota percentuale dell’energia prodotta dall’impianto. Quest’ultimo schema di convenzione non è mai stato sottoscritto dalle parti in accordo, molto probabilmente a causa del fatto che la società Sidital due mesi dopo , nel gennaio 2009, rende nota la sua fusione per incorporazione in un’altra società, la EnergiaVerde s.p.a.
Le domande: a che punto siamo? Funziona o funzionerà? Successivamente Energia Verde ha richiesto delle varianti al progetto iniziale dando vita ad una serie di passaggi burocratici lunghi fino a che, nel gennaio 2014, ottiene una nuova autorizzazione concessa dalla Regione Abruzzo. Allo stato dell’arte l’opera è terminata, le autorizzazioni ci sono e la politica spoltorese può e deve produrre un nuovo e attuale schema di convenzione che dia ai cittadini il giusto compenso per aver messo a disposizione del privato una fantastica area verde. Dal nostro punto di vista ci auguriamo  che il prossimo Consiglio comunale sia determinante nel decidere. Riportiamo, infine, due domande che nell’odierna commissione il consigliere di opposizione Edoardo Diligenti ha posto e che effettivamente hanno fatto riflettere tutti i presenti: “Considerato che nell’estate del 2014, la società EnergiaVerde, comunicava al comune di Spoltore, ed a tutti gli enti interessati, l’avvio di procedure mirate alla regolazione e messa a punto dell’impianto. Mica, per caso, l’impianto è già in produzione da qualche tempo? Ed ad oggi, la convenzione cosi come concepita, trova margini e garanzie di applicazione?”.
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 Simone C

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