Lunedì fine Lockdown inizia la Fase Due: tutto quello che c’è da sapere

Da lunedi 18 maggio riapriranno bar, ristoranti, palestre, negozi, parrucchieri e centri estetici, spiagge, musei e funzioni religiose. Ci si potra’  spostare per far visita agli amici, e non solo ai congiunti, ma senza assembramenti, andare nelle seconde cose senza l’obbligo di autocertificazione purche’ si resti nella stessa regione di residenza. Restano il divieto di assembramenti, l’obbligo di indossare la mascherina e di mantenere sempre il distanziamento sociale per contrastare la diffusione dell’epidemia.

Nel dettaglio:

NORME GENERALI – Divieto *assembramenti* (no feste, party, incontri e cene di amici a casa). – Mantenere la *distanza di un metro*. – Utilizzo di *mascherine* in luoghi chiusi e dove non si puo’ rispettare la distanza di un metro. – Obbligo utilizzo dei *guanti* nei negozi di abbigliamento, se ne consiglia l’ uso in tutti i negozi. – Obbligo di *restare in casa* per chi e’ sottoposto a quarantena sanitaria (febbre da 37,5 gradi, contatto stretto con malato coronavirus o positivo al Covid-19). – Si consiglia la *prenotazione* e conservazione della stessa per 14 giorni in alberghi, ristoranti, obbligatoria la prenotazione per parrucchieri e centri estetici. – Si consiglia di ricorrere sempre al *pagamento elettronico* laddove possibile.

NELLA REGIONE DI RESIDENZA – Spostamenti liberi – Stop autocertificazioni

SPOSTAMENTI TRA REGIONI FINO AL 3 GIUGNO – Limitati gli spostamenti a situazioni di necessita’ , salute e lavoro – Obbligatoria autocertificazione

SPOSTAMENTI DAL 3 GIUGNO – spostamenti liberi tra regioni e nei paesi UE in entrata e in uscita senza obbligo di quarantena volontaria.

NOTA BENE – Stato o Regioni potranno adottare o reiterare *misure limitative o restrittive specifiche a determinate zone o attivita’  all’ interno del territorio regionale qualora siano interessate da un particolare aggravamento della situazione epidemiologica – Le attivita’  veconomiche, produttive e sociali riaprono nel rispetto dei contenuti di protocolli o linee guida idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio nel settore di riferimento stabiliti dalle regioni in maniera omogenea e uniforme su tutto il territorio nazionale o nel rispetto dei principi contenuti nei protocolli o nelle linee guida nazionalia’». – Le attivita’  che non rispettano i protocolli di sicurezza sono soggette a sanzioni quali la sospensione dell’attivita’  economica o produttiva fino al ripristino delle condizioni di sicurezza, multa da 400 a euro 3.000.

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