Parte da Spoltore la campagna sulle malattie sessualmente trasmissibili

Ieri mattina nella sede della Croce Rossa Italiana – Comitato di Spoltore, Pierluigi Parisi, presidente del Comitato di Spoltore e Massimo Barra, presidente della Global Partnership on substance Abuse della Croce Rossa, Mezzaluna Rossa e fondazione Villa Maraini hanno presentato “Meet, Test & Treat”, l’importante campagna di prevenzione e sensibilizzazione sulle malattie sessualmente trasmesse. Più di 12 milioni di persone in 158 Paesi attualmente fanno un uso endovenoso di droghe, 1,7 milioni delle quali vivono con l’HIV. L’Unodc (l’ufficio delle Nazioni Unite sulle Droghe e il Crimine) stima che l’uso di droghe illecite continuerà ad aumentare fino al 25% entro il 2050. Lo scambio di siringhe infette è tra le principali cause di trasmissione dei virus dell’HIV e dell’Epatite C (HCV). Si tratta di una vera e propria sfida umanitaria per la salute pubblica per questo motivo è necessario intercettare, raggiungere e incoraggiare quante più persone possibili a fare i test.
 
Meet, Test & Treat e un’iniziativa permette di effettuare un test rapido, gratuito e anonimo: consiste in una diagnosi preliminare molto accurata che viene effettuata da un medico e un’equipe formata di psicologi, operatori sociali e volontari in grado di offrire supporto e consulenza prima e dopo il test. Un tempo di attesa del risultato di dieci minuti sia per l’HIV che per l’HCV. Nel caso di positività è previsto il supporto per l’inizio di un percorso di cura. “Sarà un intervento “on the road” – spiega il presidente Parisi -. Come Croce Rossa sappiamo bene l’importanza di andare incontro alle persone più ai margini della società i cui bisogni vanno maggiormente intercettati dove spesso nascono e dove, purtroppo troppo spesso muoiono: la strada. Infatti la Croce Rossa Italiana – Comitato di Spoltore avrà a disposizione un’unità mobile dove poter effettuare in sicurezza e secondo il protocollo i test.
 
 
“Un plauso alla Croce Rossa di Spoltore che è uno dei primissimi comitati a partire con questa iniziativa. Con questa Campagna – dichiara Barra – andiamo incontro alla gente, offrendo gratuitamente un servizio che serve a lanciare un allarme a chi è già ammalato e non lo sa, affinché vada a curarsi, ma anche a migliorare il tono dell’umore in chi ha paura o il dubbio di essersi infettato e scopre in pochi minuti di non esserlo, aiutando così a diffondere una cultura della salute e della responsabilità verso di sé e verso gli altri”.
“Per noi avere un’unità di Croce Rossa sul territorio – ha detto il sindaco Luciano Di Lorito – è davvero importante, ma avere la fortuna di averla di queste dimensioni a livello qualitativo ci rende davvero orgogliosi, insieme anche alle tante associazioni che si impegnano nel sociale”
 
“Guardiamo con favore a questa iniziativa della Croce Rossa – ha detto Antonello Salvatore responsabile area povertà e vulnerabilità urbane On The Road Onlus – che vede il Comitato di Spoltore in prima linea e con il quale abbiamo avuto modo di collaborare: è fondamentale andare verso le persone che vivono ai margini, semplicemente per offrire loro un’opportunità di conoscenza di problemi che sia propedeutica a interventi efficaci.
 
Pertanto per sperare di ottenere un buon risultato e salvare vite sia dei tossicodipendenti, sia degli individui che hanno comportamenti a rischio è necessario
 
Intercettarli e conoscerli – Meet
 
Testarli e raccogliere dati – Test
 
Garantire l’accesso alle cure mediche – Treat
 
I test rapidi hanno un costo notevole e testare la popolazione senza individuare un target può essere poco efficace: per questo una buona strategia sanitaria prevede di rivolgersi soprattutto alla popolazione più esposta a comportamenti a rischio e più marginalizzata nella società che mediamente non ha contatti con le strutture sanitarie perché vittima di stigma o non sufficientemente informata sui rischi delle malattie infettive.
 
Il progetto pertanto mira a incontrare e informare, testare e avviare alle cure la popolazione difficile da raggiungere, in particolare i tossicodipendenti, il target dei SexWorkers, la comunità LGBT, i senza dimora, ma da estendere anche a tutta la popolazione giovanile.
 
Un altro obiettivo del progetto è quello di ridurre le infezioni da HIV/HCV attraverso delle attività informative per aumentare la consapevolezza generale delle persone sui comportamenti a rischio e sui modi per impedire la trasmissione, con le relative conseguenze sulla salute; a ridurre il numero dei infezioni da HIV e HCV non diagnosticate, attraverso la diagnosi precoce, mediante attività che aumentano il numero di persone testate e in caso di positività il loro accesso al trattamento e alla cura presso centri sanitari pubblici. Le attività proposte mirano inoltre a diffondere una migliore conoscenza della nuova terapia dell’HCV e del trattamento dell’HIV.
Sn.it
 

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