Per la bonifica del Torrione, si temono problemi da valutare seriamente

La riqualificazione dell’interno del Torrione del Castello, situato nella parte alta del centro storico di Spoltore, è un progetto che vuole restituire alla collettività spoltorese uno spazio importantissimo. È stato sottolineato che si tratta di una volontà politica espressa già nella precedente consigliatura e che ha trovato strumenti realizzativi lo scorso dicembre 2017, a seguito della stipula di una accordo tra il nostro ente comunale e l’associazione Archeoclub della sezione di Pescara. In quella occasione sono state disposte le operazioni di pulizia e smaltimento dei materiali depositati all’interno della secolare struttura, lavori che dovrebbero riportare alla luce anche eventuali vani interrati. A quanto appare dallo stato dell’arte, per un periodo di poco tempo, qualche mese, l’organizzazione associativa specializzata in archeologia, ben supportata anche da realtà territoriali, non ha fatto altro che svuotare in maniera considerevole il luogo in oggetto, un’area sottostante la piazzola dalla quale in tanti si soffermano a guardare il fantastico panorama. Attualmente non si registra un’attività lavorativa sul posto e sono quasi nulle le speranze dei cittadini che vorrebbero l’imminente conclusione dell’opera. Sembrerebbe, il condizionale è d’obbligo in questo caso, che alcuni tecnici abbiano riscontrato delle complicanze legate all’aspetto strutturale, circostanze che, se confermate, comporterebbero ulteriori studi ed approfondimenti, piuttosto che consolidamenti appropriati. Purtroppo parliamo di eventuali procedure lunghe, talvolta dispendiose e inefficienti. Il tutto lascerebbe pensare che questo spazio “idoneo per una futura funzione culturale” che si trova in una posizione strategica e di pregio, a posteriori degli avvenuti proclami, potrebbe non essere disponibile per la prossima estate.
Sn.it

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