Rimandati a data da destinarsi i lavori per sistemare Piazza d’Albenzio

La principale Agorà di ‘Spoltore Vecchia’ sta subendo seri ritardi per la sua sistemazione. Un luogo identitario, da tempo soggetto all’interesse politico e che presto, a quanto pare, verrà trasformato da parcheggio, qual è attualmente, in uno spazio a disposizione della gente e della socialità. Oltretutto per questo ‘sogno’ spoltorese, che costerà circa 115mila euro, sono stati già investiti da tempo quei fondi pubblici destinati alla realizzazione di complementi di arredo, oltre ai soldi per pagare la progettazione di tutta l’opera di restyling urbanistico. Il netto ritardo rispetto alle previsioni di inizio lavori attesi già dalla scorsa primavera dipenderebbe, il condizionale è d’obbligo, da alcune ‘incomprensioni’ nei rapporti fra gli uffici e vari enti competenti. Potrebbero essere risultate lacunose alcune procedure burocratiche adottate, relative a richieste di pareri tecnici e/o autorizzazioni a procedere da parte della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Abruzzo. Va comunque ricordato che il coinvolgimento da parte del Comune di Spoltore del sopracitato istituto ministeriale era un atto notoriamente dovuto per questo specifico caso; tant’è che nel novembre 2018 l’assessore Quirino Di Girolamo, in una sua dichiarazione a riguardo, fece riferimento a specifici vincoli ai quali l’opera pubblica in oggetto deve essere sottoposta e che quindi il progetto dell’intervento tiene conto del pieno rispetto delle caratteristiche morfo-tipologiche, dei materiali e delle finiture preesistenti, preservando i caratteri tipici del contesto locale. Da fonti attendibili apprendiamo che le ‘problematiche’ che avrebbero frenato l’avvio del cantiere per la sistemazione della piazza d’Albenzio sarebbero state risolte. Ma per evitare disagi alle imminenti feste e sagre che dovranno animare questa estate spoltorese nella parte vecchia del paese, l’avvio della tanto attesa opera pubblica è rimandato a data da destinarsi. Speriamo di dover aspettare al massimo fino a settembre prossimo scongiurando la possibilità che anche quest’anno la piazza D’Albenzio la vedremo sistemata l’anno che verrà.

Simone Ciuffi

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