Salgono a venti gli Spoltoresi infettati. Il Sindaco: “Evoluzione negativa”

Non è un momento positivo per l’emergenza sanitaria in corso. Sapevamo che sarebbe stata dura ma i dati dei contagi continuano a rivelare una curva ascendente anziché nonostante la dura quarantena alla quale sono sottoposti i cittadini. É lo stesso sindaco spoltorese Luciano Di Lorito a ribadire la difficoltà del momento attraverso l’ormai consueto post Facebook:

“Cari concittadini l, a Spoltore ci sono al momento 20 casi di coronavirus, tutti ufficiali al 26 marzo. Sono 9 uomini e 11 donne. Purtroppo quasi raddoppiati in pochi giorni. L’età media dei cittadini positivi è 60 anni, la più piccola è la bimba di 5 mesi, la più anziana ha 94 anni: per 6 persone è stato necessario il ricovero in ospedale. L’età media dei pazienti ospedalizzati è 84 anni.
I nostri concittadini sono tutti in discrete condizioni generali, ma ci riferiamo ovviamente ai casi che sono in trattamento domiciliare con i quali abbiamo contatti diretti. Abbiamo notizie più frammentarie per quanto riguarda i cittadini ricoverati tra gli ospedali di Chieti e Pescara, ma non ci risultano pazienti in terapia intensiva.
Stanno bene e sono negativi al tampone anche i genitori della bambina di 5 mesi risultata positiva: tra i contagiati anche una donna al terzo mese di gravidanza. Lo scenario evolve in negativo, perché c’è un aumento dei casi, che può aiutare a far comprendere l’importanza delle misure di sicurezza e a non abbassare la guardia: solo applicando rigidamente le norme di distanziamento sociale, e uscendo di casa solo in casi di estrema necessità, riusciremo a circoscrivere quest’infezione e a risparmiare nella nostra porzione d’Italia la tragica situazione del nord”.

Nella comunicazione del Sindaco di Spoltore anche un sentito ringraziamento agli operatori di protezione civile, volontari e forza pubblica che stanno assistendo la popolazione spoltorese in questi giorni drammatici. Il nostro auspicio è che, entro breve, possano arrivare dei segnali anche di natura economica dato che sono molte, troppe, le attività in difficoltà e le famigliespoltoresi che prossimamente non potranno più acquistare generi alimentari.

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