Spoltore annuncia il Piano Regolatore, l’ultimo prima della Nuova Pescara?

Spoltore, come annunciato dai leader della politica, si doterà presto di un nuovo Piano Regolatore: forse addirittura l’ultimo prima della Nuova Pescara. E per fare le cose per bene, soprattutto per evitare gli errori del passato, l’Amministrazione comunale non sta badando a spese. Così si è deciso per l’adozione di uno studio delle mappatura dei pendii e delle fasce di rispetto da seguire per prevenire il dissesto idrogeologico, che presto verrà sottoposto al giudizio di validità del Genio Civile, ma votato unanimità in occasione dell’ultimo Consiglio comunale. Come si ribadisce nella nota inviata alla stampa dal sindaco Luciano Di Lorito, infatti, questo strumento di “utilità eccezionale servirà chiaramente per individuare le scarpate e capire dove è possibile edificare in sicurezza”. Secondo la notazione tecnica, portata alla nostra conoscenza, una scarpata altro non è che un pendio naturale con inclinazione maggiore di 45° e altezza superiore a 2 metri: la fascia di rispetto è l’area a monte e a valle del pendio, in genere pari all’altezza della scarpata, dove non è sicuro costruire. Apprendiamo, poi, anche che ci sono delle variabili dovute alla natura del terreno: se è più sabbioso, la fascia di rispetto raddoppia. Percio’ tale studio, elaborato dal geologo Eustacchio Pietromartire, uno specialista di grande esperienza, retribuito con un compenso di 15mila euro, rappresenta una efficace ed utile fotografia morfologica del terriorio spoltorese. Tra l’altro viene ribadito che nel Piano di Assetto Idrogeologico, approvato dalla Regione Abruzzo, erano state individuate delle scarpate inesistenti mentre in questo studio vengono evidenziate anche quelle che non erano state considerate. “C’era dunque – si precisa nel comunicato con le parole del sindaco Di Lorito – la necessità di mettere ordine, in questi anni molti privati si sono rivolti all’amministrazione perché erroneamente vincolati all’inedificabilità dal Pai”. Percio’ questo elaborato, oltre a rappresentare uno strumento di prevenzione per il dissesto idrogeologico, sarà evidentemente utile per la variante tecnica all’attuale PRG e per la redazione del nuovo PRG. Sul tema, sentitissimo in città ed anche in provincia, il primo cittadino di Spoltore fa anche il punto della situazione. “Il nuovo Piano Regolatore Generale – ribadisce il 47enne politico spoltorese – è attualmente nella fase di conferimento degli incarichi, stiamo inoltre definendo il rapporto di consulenza con il dipartimento dell’università D’Annunzio che sarà nostro partner”. Ricordiamo anche il quantum, compenso, di questo incarico: 190mila euro di soldi pubblici che andranno al Dipartimento di Scienze giuridiche e sociali dell’Università degli Studi “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara (dove in organico c’è il prof. Stefano Civitarese, ex assessore all’Urbanistica del Comune di Pescara, e stimato cittadino spoltorese da molto tempo). Evidentemente, questa è la nostra sensazione di profani, gli Uffici Comunali non erano sufficienti a garantire le qualità annunciate per la realizzazione del nuovo e prezioso strumento urbanistico che disegnerà la Spoltore del futuro. Già, a proposito, ma come sarà?

PER MAGGIORI DETTAGLI CLICCA QUI

Una bellissima foto della campagna spoltorese e della Torre di Sterlich

Sn.it

CONDIVIDI POST

Rimani Connesso

Altri Aggiornamenti