Spoltore e la questione della sicurezza. Il tema appassiona e preoccupa

All’indomani della pubblicazione dell’articolo Spoltore “sotto attacco” dei ladri. Cinque le case svaligiate a Capodanno avevamo proposto, per l’ennesima volta, un potenziamento importante degli uomini e delle risorse a disposizione della Stazione dei Carabinieri di Via Dante, oggi sotto la responsabilità del luogotenente Enrico Bicocca. Soluzione, quest’ultima, avanzata piu’ volte negli anni alla Prefettura di Pescara anche da parte dei rappresentanti delle Istituzioni Locali ma che, nei fatti, non ha prodotto grossi risultati. Anzi, a dirla tutta, è accaduto addirittura l’inverso. La Caserma di Spoltore, che impiega un organico di circa 12 carabinieri, in conseguenza dei processi di Spending Review della spesa pubblica ha degli orari ridotti: nei week end dopo le ore 14 è chiusa lasciando un territorio amplissimo come quello del Comune di Spoltore, piu’ l’area di Cappelle sul Tavo, senza un importante punto di riferimento “nel posto”. I recenti “blitz ladreschi” hanno dunque riproposto la riflessione pubblica sulla sicurezza: sui social, sulla pagina facebook di www.SpoltoreNotizie.it, in via privata, sui gruppi whatsapp, etc etc etc. Addirittura, sembra che la maggioranza dei convenuti parteggi per un’azione diretta del cittadino: come, ad esempio, una manifestazione popolare, una specie di “sit-in” sotto gli uffici del Prefetto Gerardina Basilicata, con lo scopo di ottenere garanzie maggiori a tutela della sicurezza personale, dei beni e della proprietà privata. Al momento in cui scriviamo al sondaggio “Parteciperesti ad un “sit-in” davanti alla Prefettura di Pescara per avere più sicurezza (più carabinieri) a Spoltore?” hanno risposto in 175 lettori. In vantaggio il fronte dei favorevoli (Si) con l’81%, quello dei contrari (No) è al 19%.

Sn.it

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