A Spoltore manca la centralina per rilevare la qualità dell’aria

A Spoltore manca lo strumento per rilevare la qualità dell’aria. La centralina di monitoraggio di Santa Teresa non è più attiva semplicemente perchè “nel nuovo assetto della rete regionale di monitoraggio della qualità dell’aria non è prevista una centralina nel territorio di Spoltore”. A spiegarcelo è direttamente l’Ufficio Stampa dell’Arta, attraverso una gentile nota di risposta alle nostre domande ragionate dopo un ‘giro veloce’ sul sito dell’‘Agenzia Regionale Tutela Ambiente. “Spoltore, insieme a Francavilla al Mare, Montesilvano e San Giovanni Teatino, rientra nell’agglomerato Chieti-Pescara (“zona rossa”) della zonizzazione individuata dalla Regione Abruzzo in conformità alle disposizioni di cui all’articolo 3 del Decreto Legislativo n. 155 del 13 agosto 2010″ ci spiega con puntualità l’addetta stampa, Nadia MirielloNel 2013, su richiesta dell’Amministrazione comunale, l’Arta ha svolto una campagna mobile nel periodo 14 marzo – 8 aprile e la cui relazione finale è consultabile al seguente link. “Questa campagna di misurazione è stata richiesta dal Comune all’Agenzia – precisa la nota Arta – per valutare, seppure in maniera indicativa, l’effettiva esposizione della popolazione dell’area di Santa Teresa di Spoltore alle concentrazioni più elevate delle sostanze inquinanti. Il sito scelto è attiguo oltre che a varie strade, anche a un giardino-parco giochi e a due scuole materna ed elementare. Questo – spiegano quelli dell’Arta – al fine di acquisire indicazioni per individuare eventuali misure da adottare volte a contrastare l’inquinamento o a limitare l’esposizione della popolazione”. E inoltre: “il periodo di copertura dei dati di 26 giorni consente una indicazione di massima della qualità dell’aria in quanto non si raggiunge il periodo minimo di copertura annuale richiesto dalla norma”. Nella campagna di misura del 2013 le concentrazioni degli inquinanti monitorati, con riferimento quindi ai limiti previsti dal Decreto Legislativo 13 agosto 2010 n° 155, rientrarono nei limiti di legge per tutto il periodo dei controlli riferiti ad un anno. “Per gli inquinanti monitorati, alla luce dei risultati ottenuti, in riferimento alla normativa sulla qualità dell’aria, non sono state evidenziate criticità legate a fattori antropici. In ogni caso – conclude la nota – il metodo di valutazione della qualità dell’aria che presenta minore incertezza prevede l’installazione di analizzatori in siti fissi, con un periodo di copertura delle misurazioni che si estenda all’intero anno (percentuale di dati validi almeno del 90%)”. Andando nei tempi più recenti, quelli che ci interessano di più e che destano l’attenzione della comunità spoltorese, abbiamo trovato conforto nel fatto che, fino al 31 dicembre 2015, cioè nell’anno dell’ultimo monitoraggio attraverso la centralina di Santa Teresa, prima della sua dismissione, e sempre se non siamo in errore o abbiamo capito male, ci sono stati soltanto 14 superamenti dei valori PM10. Quelli del 2016, riferiti all’anno appena trascorso, non li conosciamo, appunto per le ragioni di cui sopra. Forse, questa è la nostra personale opinione, servirebbe un intervento di qualsiasi natura, per esempio da parte del nostro Ente comunale, per la riattivazione delle centraline di rilevamento della qualità dell’aria. A Spoltore le zone ‘trafficate’ non mancano e sarebbe utile un monitoraggio costante di ciò che accade nell’atmosfera che respiriamo tutti i giorni, in particolare nei centri abitati di Santa TeresaVilla Raspa.

Foto: un gas di scarico di automobile che produce temibili polveri sottili e inquinamento atmosferico.

Sn.it

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