Trema Spoltore in attesa di conoscere il responso del Consiglio di Stato

Trema Spoltore in attesa di conoscere il responso del Consiglio di Stato sul ‘caso’ Di Gregorio-Fattibene. Parliamo ovviamente della iper nota vicenda giudiziaria arrivata probabilmente all’epilogo finale – ma non escludiamo neppure ulteriori strascichi su quel che sarà – e che ha portato al mega risarcimento riconosciuto ad una famiglia spoltorese titolare di un terreno sul quale, molti anni fa, sarebbe dovuto sorgere un complesso edilizio sul lungofiume a Villa Raspa. Il verdetto sul reclamo presentato dall’avvocato spoltorese di adozione ma napoletano di nascita, Gaetano Mimola, che ha agito per conto e su mandato del Comune di Spoltore contro la relazione del dott. Gabriele Chiacchiaretta, direttore dell’Agenzia delle Entrate di Pescara, è atteso infatti all’esame dei giudici amministrativi per la mattina di domani, 28 febbraio 2018. L’udienza si svolgerà presso il famoso “Palazzo Spada” di Roma.  Ricordiamo che l’importo stimato dal commissario ‘ad Acta’, nominato dallo stesso Consiglio di Stato, a titolo di risarcimento del danno emergente e lucro cessante, procurato a Vittoriano Di GregorioDonatella Di GregorioLiliana Fattibene e Maria Pia Di Gregorio, è stato stimato nella cifra mostruosa di 2.154.276,46 euro, una somma che quasi certamente manderà Ko il Comune di Spoltore. Mentre sulla base di una perizia di parte, commissionata dall’Ente guidato dal sindaco Luciano Di Lorito all’ ingegnere Alfredo Palmitesta, aveva stabilito in 439.640,84 euro la chiusura economica di questo contenzioso iniziato nel 2008. Chi ha ragione? Difficile stabilirlo per noi che non abbiamo competenze in merito mentre per quanto riguarda le responsabilità non dovrebbero esserci dubbi. I giudici del TAR Abruzzo hanno, infatti, riconosciuto che l’Amministrazione dell’epoca «pur avendo iniziato la procedura non l’ha conclusa, disponendo un rinvio senza indicare una data»: da questo ritardo il danno ribadito dai legali degli appellanti, rappresentati dall’avvocato Germano Belli (studio Bosco di Chieti). Ma non finisce qui. Sulla ‘vicenda Di Gregorio-Fattibene’, che è costata sino ad oggi centinaia di migliaia di euro, tra la liquidazione del dannoperizie e spese legali, c’è anche la spada di Damocle dell’eventuale costo maturato dagli interessi legali che potrebbero far lievitare di svariate centinaia di mila euro il conto a carico dei quasi ventimila abitanti della città di Spoltore. L’auspicio di SpoltoreNotizie.it è, ovviamente, che venga emessa una sentenza giusta. Che tuteli in primis l’interesse dei cittadini spoltoresi ma anche le ragioni di chi ha visto sfumare un affare immobiliare per responsabilità non proprie. Ma soprattutto che la Procura della Corte dei Conti faccia luce, in modo chiaro e definitivo, su cio’ che è accaduto in quel particolare periodo della storico e che i protagonisti di questo disastro assurdo, sempre secondo noi che lo abbiamo raccontato in totale solitudine e silenzio degli altri media, paghino di tasca propria per quello che è considerato “il piu’ grave danno erariale” mai procurato alla comunità spoltorese.

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