I ‘veleni’ di Spoltore si chiamano Pm10, cioè quelle particelle che vengono immesse nell’atmosfera dalle cinquantamila automobili che ogni giorno attraversano l’Asse Attrezzato e le strade della nostra città. Il problema è molto serio tanto è vero che, negli scorsi anni, si sono tenuti incontri con medici pneumologi i quali hanno allarmato la popolazione spoltorese ed i loro amministratori sui rischi per la salute derivante da malattie legate all’inquinamento atmosferico o smog. Le zone da ‘bollino rosso’ della nostra città, che per fortuna non soffre più delle immissioni prodotte dal Cementificio che è stato chiuso, sono quelle maggiormente trafficate, al confine tra Pescara e Villa Raspa (via del Circuito, via Mare Adriatico) e a Santa Teresa dove la qualità dell’aria è sempre oggetto di discussione tra i residenti. Ma cosa si può fare? Come si può ovviare a questo gravissimo problema? Ovviamente si dovrebbe incentivare il trasporto pubblico locale, la sua qualità ed anche la mobilità alternativa migliorando i percorsi cittadini ciclopedonali o anche sfruttarela navigabilità del fiume Aterno-Pescara. Ma andrebbe bene adottare dei divieti temporanei, come le domeniche ecologiche, o alcune limitazioni orarie alla circolazione dei mezzi pesanti che stanno discutendo nella vicina Città di Montesilvano. Speriamo che idee intelligenti possano arrivare presto, che ne abbiamo davvero un gran bisogno.
Sn.it