Uomo salvato dalla morte. Un encomio alle forze dell’ordine di Spoltore

Sarà oggetto del prossimo Consiglio Comunale, appositamente convocato per venerdì 26 ottobre 2018, la delibera che propone di dare un riconoscimento all’operato delle nostre forze dell’ordine. Il Comandante del Corpo di Polizia Locale Città di Spoltore U.P.G. Cap. Panfilo D’Orazio, il già Comandante della locale Stazione dei Carabinieri fino al 11/09/2018 Luogotenente CS Silvio Tomassini, l’Appuntato Scelto QS Mario Camerlengo, saranno encomiate solennemente per aver salvato la vita ad un uomo in preda alla disperazione. Il lavoro svolto dai tre uomini viene raccontato nel seguente verbale che noi di SpoltoreNotizie pubblichiamo in anteprima. “In data 22 maggio 2018 alle ore 16:00 circa venivo contattato dal personale della caserma dei carabinieri di Spoltore comunicandomi che nel corso della mattinata il sig. — OMISSIS— si era allontanato dalla propria abitazione dopo aver avuto l’ennesima discussione con la propria moglie, iniziata il giorno prima, riferendo di VOLERLA FAR FINITA, facendo riferimento all’episodio di cronaca nazionale del 20/05/2018 e riferendo che avrebbe fatto la stessa cosa di quell’uomo che si è suicidato dal cavalcavia dell’autostrada A14. Poco dopo mi venivano fornite sia la denuncia sporta dalla coniuge alle ore 15:23 presso la stazione dei CC di Montesilvano, sia una foto del—— OMISSIS—; pertanto si provvedeva ad allertare gli operatori di questo Comando in servizio per le ricerche della persona e dell’autovettura da lui condotta ovvero una Peugeot 106 — OMISSIS— Nel corso del pomeriggio, contemporaneamente alle ricerche a mezzo del personale esterno, si provvedeva a visionare alcune telecamere del sistema di videosorveglianza al fine di individuare il transito dell’autovettura, e poiché tale accurato controllo dava esito negativo, lo scrivente si univa ad un operatore di quest’ufficio per intensificare i controlli su strada. Preme anche precisare che per tutto il tempo ci sono stati numerosi confronti telefonici con il Comandante della stazione dei CC di Spoltore Luogotenente Silvio Tomassini al fine di coordinare le attività poste in essere e puntualizzare alcuni aspetti utili alle ricerche. Alle successive ore 19:20 circa, nel transitare sulla Via Saline, notavo nei pressi di un casolare abbandonato una parte di lamiera metallica nera celata in mezzo alla vegetazione e sotto un albero; sospettando che fosse un autovettura mi avvicinavo percorrendo la strada sterrata che porta al predetto casolare ed individuavo la Peugeot 106 — OMISSIS— ferma e ben nascosta. A scopo precauzionale in quanto in quel momento ero solo, richiedevo l’appoggio operativo del Comandante Tomassini che sapevo essere presso l’abitazione del sig. — OMISSIS—. Di fatti alle successive ore 19:25 giungeva l’autovettura dei militari della stazione dei CC di Spoltore con a bordo il Comandante Tomassini e l’appuntato Mario Camerlengo, ed insieme ci siamo avvicinati alla Peugeot, in quel momento con i vetri completamente appannati, ritrovando al suo interno — OMISSIS— in stato confusionale e semicosciente, sotto l’effetto di farmaci tranquillanti da lui ingeriti, con una cinghia tra le gambe e considerata la situazione, senza indugio lo accompagnavamo con l’auto di servizio direttamente presso il pronto soccorso di Pescara. Giunti al nosocomio si consegnava — OMISSIS— al personale medico fornendo anche la confezione di farmaci che lo stesso durante il trasporto in Ospedale riferiva di aver ingerito. Il personale medico nel corso della visita medica riferiva che, oltre all’assunzione di farmaci, il paziente aveva segni sul collo inconfutabilmente provocati da un tentativo di autolesionismo con una corda, laccio o cinghia. Il — OMISSIS— veniva ricoverato in stato di Trattamento Sanitario Obbligatorio e sottoposto alle cure del caso. Preme anche significare che in un momento successivo, ispezionando il veicolo Peugeot si rinvenivano all’interno alcune lettere indirizzate ai familiari con le quali spiegava il gesto che avrebbe commesso da li a poco, ed un tubo collegato dallo scarico dei fumi del motore all’abitacolo, risultando evidente che sotto l’effetto dei tranquillanti il — OMISSIS— aveva maturato la convinzione di suicidarsi e solo il suo tempestivo rinvenimento ha fatto si che non si consumasse il suicidio”.

Simone Ciuffi

CONDIVIDI POST

Rimani Connesso

Altri Aggiornamenti