Vicenda Di Gregorio, bocche “cucite” in attesa del verdetto

Ebbene ieri, dopo dieci lunghi anni, si è conclusa (?) la parte giudiziaria della vicenda del mega-risarcimento Di Gregorio-Fattibene. Almeno per ora e salvo ulteriori clamorosi nuovi “colpi di scena” non resta che attendere la decisione dei giudici della Corte d’Appello sul “reclamo” presentato dal Comune di Spoltore inverso alla sentenza di condanna. L’accoglimento dello stesso aprirebbe un nuovo capitolo, mentre dell’ipotesi di respingimento non vogliamo nemmeno parlarne. Ricordiamo solo che sulle nostre teste pende una “Spada di Damocle” da 2,3 milioni per danni provocati dalla burocrazia spoltorese alla famiglia di cui sopra. Dal “Palazzaccio” romano (Corte d’Appello) ieri 5 dicembre 2019 non è filtrato nulla, né si conoscono i tempi decisionali in adozione. Le parti in causa c’erano ed rappresentate dai rispettivi avvocati, Germano Belli per i danneggiati e Gaetano Mimola per Spoltore. Al termine della breve discussione, avvenuta intorno alle ore 15, non sono state rilasciate dichiarazioni. Finora questa storia conosciuta da tutti come ‘Caso Di Gregorio’ é costata al cittadino spoltorese circa 439.640,84 euro più svariate decine di migliaia – il totale non lo conosciamo – per consulenze e incarichi professionali difensivi. Alla Corte dei Conti toccherà scovare chi ci deve risarcire perché al momento non è noto chi ha procurato quello che potrebbe diventare il danno erariale “più grave” della storia della città di Spoltore.

La sede del Consiglio di Stato
Foto. La sede del Consiglio di Stato

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