Ascoltate dai Carabinieri alcune amiche di Nerino. Le indagini sul delitto

Proseguono senza sosta e senza importanti sviluppi, purtroppo, le indagini sulla morte di Alessandro Neri. A quasi novanta giorni dal ritrovamento del cadavere del 29enne di Villa Raspa, nel torrente del Fosso Vallelunga a Pescara, gli investigatori sembrano ancora a caccia di quella pista che possa avere determinato la fine tragica del giovane. Da quanto si è appreso verranno ascoltate nelle prossime ore alcune ragazze che Alessandro frequentava: in particolare una le cui tracce biologiche sono state ritrovate sul giubbino che indossava quel fatidico 5 marzo 2018. Tra esse, forse, ci potrebbe essere la persona che conosce la verità su questo misterioso delitto, ma altro è impossibile aggiungere. Oltre a questa notizia si è appreso che i tecnici del RIS sono riusciti ad isolare un altro reperto biologico oltre al DNA di una donna (quello sul giubbino che indossava Alessandro): si tratta di una impronta digitale presa dalla sua Fiat Cinquecento, parcheggiata in via Mazzini, sempre lo stesso giorno della sua scomparsa, che non risulta appartenere agli archivi delle forze dell’ordine. Al momento sono una trentina le persone tra amici e conoscenti con cui ‘Nerino’ faceva affari finite sotto la lente del team investigativo guidato dal maggiore Massimiliano Di Pietro.

Sn.it

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