«Confido che la morte di Ale aiuterà a ripulire la città di Pescara»

«Confido che la morte di Ale aiuterà a ripulire la città di Pescara». Con queste bellissime parole Laura Lamaletto, la madre di Alessandro Neri, ha commentato gli arresti avvenuti nell’ambito delle indagini sulla morte del 28enne di Villa Raspa di Spoltore. Questa mattina, poi, sarà interrogato in Tribunale a Pescara uno dei sei arrestati martedì mattina, un amico di ‘Nerino’: tale Junior Insolia, 31 anni, col quale, stando a quanto riferito dai carabinieri, avrebbe acquistato una pistola calibro 9×21. «Qua la cosa più cara che ho è di Alessandro, è mia e di Alessandro. Ce la siamo comprata insieme, io ci ho messo 800 e lui 500. E’ importante per me. Mi volevo levare tutte le armi, ma questa che è mia e sua non la leverò mai», si leggerebbe in una intercettazione ambientale riferita ai giornalisti.

Per quanto riguarda il movente dell’omicidio, invece, il colonnello Marco Riscaldati è convinto che sia legato al traffico di sostanze stupefacenti. Attività sulle quali, sembra, che il giovane italo-venezuelano investisse denaro anche per aiutare la famiglia. Escluse definitivamente, dunque, le piste passionali o quella legate alla parentela dei Lamaletto per attriti sulle attività economiche.

Insomma, a quasi 11 mesi dal ritrovamento del cadavere del nostro giovane concittadino – viveva in Via Londra – ucciso con un colpo di pistola alla nuca, il 5 marzo dell’anno scorso, sul greto di un fiume alla periferia della città, qualche timido passo in avanti, nella ricerca dell’assassino o dei killer di Nerino, si sta facendo. L’auspicio di SpoltoreNotizie.it resta sempre lo stesso: che qualcuno parli, e anche in fretta, in modo che giustizia terrena venga a conforto di una famiglia mutilata e dei tanti amici che lo ricordano e piangono ancora.

Sn.it

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