Controllo del gioco, blitz di Finanza e Polizia nelle sale slot e scommesse

Il Questore di Pescara Francesco Misiti ha disposto, per le giornate di martedì e giovedì scorso, una serie di controlli delle sale gioco, per verificare il rispetto delle regole da parte dei gestori, ma anche per contrastare il dilagante fenomeno della ludopatia che, secondo le ultime statistiche nazionali, colpisce soprattutto anziani e minori.

L’organizzazione dei citati servizi scaturisce anche dalla campagna per il contrasto della ludopatia tra i giovanissimi e punta pertanto a controlli mirati nelle sale slot ubicate vicino alle scuole e, per questo motivo, è collegata pure al progetto “Scuole Sicure” promosso dal Ministero dell’Interno per la prevenzione dei reati che riguardano di spaccio di sostanze stupefacenti in prossimità degli istituti scolastici.

Va precisato che il Questore è competente a rilasciare l’autorizzazione ex art. 88 T.U.L.P., previa verifica dei requisiti soggettivi (non avere riportato condanne, non essere stato sottoposto a misure di prevenzione) e previa autorizzazione del Monopolio, autorizzazione necessaria per poter operare una raccolta di scommesse sportive (ad esempio la giocata su squadre figuranti in palinsesti) e/o installare videolottery, comunemente dette slot-machine, ma che si differenziano da quest’ultime perché collegate ad un terminale centrale nazionale cioè un server di rete che sovrintende alla loro gestione; anche le vincite sono diverse poiché quelle realizzabili con le videolottery sono di gran lunga superiore rispetto alle comuni slot-machine. La competenza del Questore al rilascio dell’autorizzazione consente di garantire profili di ordine e sicurezza pubblica in quanto vengono verificate sia le condizioni necessarie affinché i giochi avvengano in sicurezza (ad esempio idoneità dei locali, rispetto delle norme antincendio) sia quelle legate alla personalità del soggetto destinatario della stessa autorizzazione.

Nella mattinata di martedì 23 ottobre e nel pomeriggio di giovedì 25 ottobre, gli agenti della Squadra di Polizia Amministrativa della Divisione Amministrativa e Sociale della Questura di Pescara hanno controllato diverse sale gioco del centro cittadino al fine di verificare il rispetto della normativa e controllare gli avventori.

Oltre che lo stato dei locali e l’esposizione della cartellonista prevista circa gli avvisi sui danni da ludopatia e sul rispetto delle licenze e dei tariffari, sono stati effettuati scrupolosi controlli per verificare la presenza di minori all’interno delle suddette sale giochi in quanto il gioco è vietato ai minori.

In totale sono state controllate 10 attività con licenza di sala gioco; identificate 49 persone di cui 36 intente a giocare. Tra di loro, 31 uomini di età compresa fra i 20 ed i 60 anni e 5 donne di età compresa fra i 30 ed i 60 anni, di cui una, madre di 6 figli tutti minori, beneficiaria di provvedimento di sospensione della pena di 3 anni e 8 mesi perché in stato di gravidanza. La posizione di quest’ultima sarà segnalata al Magistrato di Sorveglianza.  Sono state contestate 2 violazioni amministrative per la mancanza di personale agli ingressi, preposto ai controlli, la cui presenza è invece prevista e necessaria per i suddetti esercizi.

A Collecorvino, invece, gli uomini del Comando della Guardia di Finanza di Pescara hanno scoperto una sala dedita alla raccolta di scommesse illegali, operante per conto di un bookmaker austriaco, tramite postazioni telematiche utilizzate per l’accettazione di scommesse e denaro nonché il rilascio di tagliandi di gioco. Nell’occasione è stato rilevato che il centro scommesse abusivo aveva raccolto, in soli due giorni, circa 300 scommesse per un valore di oltre 2.000 euro. L’esercizio commerciale operava in assenza sia della prescritta autorizzazione amministrativa dell’Agenzie delle Dogane e Monopoli che della obbligatoria licenza di Pubblica Sicurezza rilasciata dal Questore.

Pertanto, il titolare dell’esercizio commerciale è stato denunciato alla locale Procura della Repubblica per il reato di esercizio abusivo di attività di gioco o scommessa, che prevede la reclusione fino a tre anni per i responsabili.

Le verifiche continueranno anche nelle prossime settimane anche nel territorio spoltorese.

sn.it

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