Domani il Tribunale di Pescara emetterà il verdetto sul Rifiutopoli

Domani il tribunale di Pescara emetterà il verdetto per l’inchiesta sui rifiuti meglio nota come ‘Rifiutopoli’. Tra gli imputati, lo ricordiamo, l’ex assessore regionale alla Sanità Lanfranco Venturoni ed il patron della DECO Spa Rodolfo Valentino Di Zio.

I pm Anna Maria Mantini e Gennaro Varone hanno chiesto al collegio giudicante, presieduto dal giudice Angelo Zaccagnini, 5 anni di reclusione per l’ex assessore regionale Lanfranco Venturoni e l’imprenditore spoltorese Rodolfo Di Zio, un anno e sei mesi per il deputato di Forza Italia Fabrizio Di Stefano, l’assoluzione per non aver commesso il fatto per l’imprenditore Ferdinando Ettore Di Zio, l’assoluzione perche’ il fatto non costituisce reato per l’ex amministratore delegato della societa’ Team Teramo Ambiente, Vittorio Cardarella, e una multa pari a 100mila euro per la societa’ Deco del gruppo Di Zio.

L’inchiesta sui rifiuti nasce nel 2008 da una indagine della Procura di Pescara, con la collaborazione della Squadra Mobile guidata da Nicola Zupo, sulla realizzazione a Teramo di un impianto di bioessiccazione e che, nel settembre 2010, portò agli arresti domiciliari l’ex assessore regionale alla Sanità e lo stesso Di Zio.

Nel mirino della magistratura i finanziamenti elargiti dalla DECO SPA, nel corso degli anni, ai partiti per finanziare le campagne elettorali, somme regolarmente iscritte nei bilanci della società per circa un milione di euro. Secondo la Procura di Pescara sarebbero la ‘prova regina’ delle presunte malversazioni, mentre le difese nel corso del dibattimento penale ne hanno sottolineato a gran voce la perfetta legittimità e l’insussistenza di alcun tipo di patto tra la politica e l’azienda leader nel trattamento dei rifiuti in Abruzzo.

Gli imputati del Rifiutopoli sono accusati, a vario titolo, per reati che vanno dalla corruzione, istigazione alla corruzione, abuso d’ufficio, peculato, turbativa d’asta e millantato credito.

L’imprenditore spoltorese Rodolfo Valentino Di Zio, che è assistito dall’avvocato pescarese Giovanni Di Biase, nel corso di questi lunghi anni non ha mai rilasciato interviste.

Noi di SpoltoreNotizie.it saremo in aula per raccontare il verdetto che, lo ricordiamo, non sarà ancora definitivo trattandosi soltanto del primo grado di giudizio.

rodolfo di zio

CONDIVIDI POST

Rimani Connesso

Altri Aggiornamenti