Esplosione al porto di Beirut: illeso militare spoltorese

Tra gli oltre mille fra uomini e donne, con cui l’Italia partecipa in maniera significativa allo schieramento internazionale Unifil per la pace in Libano, anche un militare di origini spoltoresi. P.D.A, maresciallo capo 49enne fortunatamente era distante alcuni chilometri dal punto della deflagrazione. Immediatamente ha provveduto a rassicurare familiari e amici sulle sue condizioni. Man mano che passano le ore però si fa sempre più tragico il bilancio delle vittime, salito a oltre 100 morti e 4.000 feriti, tra questi anche un militare italiano, per fortuna in modo lieve. Al momento sono oltre 100 i dispersi. Lo ha reso noto il ministro libanese della Salute, Hamad Hasan. Tre ospedali sono stati completamente distrutti dalle devastanti esplosioni avvenute nei pressi di un deposito, contenente circa 2.750 tonnellate di nitrato di ammonio, nel porto di Beirut. Altre due strutture sanitarie hanno subito gravi danni e sono inagibili.

La missione Unifil è nata con la Risoluzione 425 adottata in data 19 marzo 1978 da parte del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, a seguito dell’invasione del Libano da parte di Israele (marzo 1978). Successive risoluzioni hanno prorogato, con cadenza semestrale, la durata della missione.

Foto: Il Fatto Quotidiano

CONDIVIDI POST

Rimani Connesso

Altri Aggiornamenti