Giovedì 11 giugno 2020 alle ore 17 tornerà a riunirsi il Consiglio comunale di Spoltore. Stavolta non in videoconferenza ma direttamente dai banchi del ‘Palazzo del Municipio’ gli eletti rappresentanti del popolo spoltorese saranno chiamati a discutere ed approvare diversi argomenti all’ordine del giorno. Tra essi non figura la clamorosa sentenza che ha visto soccombere la nostra municipalità nel giudizio promosso da una famiglia spoltorese, quella dei Di Gregorio–Fattibene, vittima della burocrazia. A loro, il Consiglio di Stato, ha riconosciuto attraverso una perizia del direttore dell’Agenzia delle Entrate un mega-risarcimento a sei zeri, intorno ai due milioni di euro, per un affare immobiliare sfumato. Ad oggi non registriamo nessun commento pervenuto da parte della politica spoltorese, ma è evidente che la magistratura della Corte dei Conti avvierà – se non lo ha già fatto – una indagine su questi debiti fuori bilancio che verranno saldati col denaro del contribuente spoltorese. Parte di essa, circa 450mila euro é stata già versata mentre il saldo e l’importo complessivo saranno determinati in base ad una riduzione del 25% della quota relativa al lucro cessante. Insomma, l’auspicio é che vengano individuati i responsabili di questo disastro amministrativo che risale all’epoca del 2009 quando alla guida di Spoltore c’era il sindaco Franco Ranghelli, sostenuto all’inizio da una maggioranza di centrosinistra. Anche altri personaggi politici che oggi ricoprono ruoli apicali presso il Comune di Spoltore erano presenti nel 2009 e non escluso che possano essere chiamati dai giudici amministrativi a chiarire la vicenda del famoso piano di recupero di Villa Raspa. Naturalmente Spoltore Notizie continuerà a seguire in solitudine questa storia nell’interesse esclusivo del cittadino spoltorese, nostro unico padrone.
