Gli amici tornano a chiedere #VeritàperAle nel cuore di Pescara

Ieri nel centro di Pescara, per la precisione nella zona di Piazza Mercato e via Cesare Battisti, sono comparse decine di gigantografie col volto di Alessandro Neri: il giovane di Villa Raspa di Spoltore, ucciso il 5 marzo 2018 con due colpi di pistola. Per questo atroce delitto non ci sono indagati ma solo alcuni sospettati sui quali è sottoposta l’attenzione degli investigatori dei carabinieri che stanno comparando reperti scientifici (DNA, tracce biologiche, etc etc) e alibi. Ma sono già passati quasi 4 mesi e, al momento, non c’è neppure una pista precisa. In un primo momento si era parlato di una vendetta legata a qualche rapporto di affari non meglio precisato. Poi erano trapelato informazioni su alcune possibili relazioni sentimentali degenerate nell’atto violento che tutti conosciamo: la barbara e fredda esecuzione nel torrente del Fosso Vallelunga. Supposizioni o suggestioni, quindi, che non hanno trovato ancora il fondamento della veridicità. L’unica drammatica certezza resta finora che chi ha sparato a Nerino – questo il soprannome con il quale il 28enne era conosciuto tra gli amici – è ancora  pericolosamente libero. Noi di SpoltoreNotizie.it ci uniamo al loro appello e a quello di mamma Laura Lamaletto affinché si possa giungere presto ad una svolta di questo assurdo mistero.

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