Identificato “Il Bullo” aggressore. Ma le indagini vanno avanti

Alla fine é stato identificato. “Il Bullo”, un ragazzino terribile che nel tardo pomeriggio del 2 gennaio 2019 aveva aggredito e picchiato per futili motivi una coppia di anziani settantenni spoltoresi davanti a “Lo svago”, circolo ricreativo di Villa Raspa. Dopo “il fattaccio” gli investigatori del N.O.R.M. dei carabinieri di Pescara, in collaborazione con i colleghi militari della caserma di Spoltore, ha individuato J.H. un italoalbanese di 15 anni, residente a Pescara, deferito alla Procura dei Minori dell’Aquila. Da quanto appreso, a suo carico, ci sarebbero gravi ed inconfutabili indizi di colpevolezza, confermati tra l’altro anche dalle testimonianze rese da alcuni coetanei, presenti all’accaduto e che si trovavano in compagnia dell’aggressore. Giovani minorenni che, nelle ore successive l’aggressione, si sono presentati spontaneamente insieme ai propri genitori nella caserma dei carabinieri di Rancitelli per raccontare cosa fosse accaduto quel pomeriggio. Sono tuttavia ancora in corso ulteriori accertamenti a cura dei carabinieri spoltoresi per verificare eventuali ulteriori responsabilità del giovane bullo, circa analoghi episodi violenti, ai danni degli anziani frequentatori del citato circolo e mai denunciati per paura di ritorsioni.

“Va fatto un plauso all’Arma dei Carabinieri e in particolare al comando della stazione di Spoltore. Con piacere ho appreso che l’autore dell’aggressione subita dai nostri due concittadini è stato individuato, grazie all’encomiabile lavoro dei “nostri” Carabinieri di Spoltore – coordinati dal Luogotenente Enrico Bicocca – che tempestivamente hanno risolto il caso. La “baby gang” presente in città si è rivelata essere costituita da un singolo “bulletto”, un ragazzino minorenne che è stato
individuato grazie ai suoi stessi compagni”. Queste le parole del sindaco di Spoltore Luciano Di Lorito. “Il responsabile dell’aggressione – ha concluso Di Lorito – è stato scoperto in sole 18 ore: l’intervento dell’Arma evidenzia che lo Stato c’è ed è attento anche in occasione di un fatto isolato che tuttavia non può e non deve essere ignorato, anche per scongiurare un allarme sociale che rischiava di condizionare la tranquillità dell’intera comunità spoltorese”.

Foto: La caserma dei carabinieri in via Dante

 

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