Il cugino di Ale al Pm: “Non c’entro”. L’amico in Tv: “E’ un insospettabile”

Gli investigatori sembrano avere una sola certezza: la pista della faida famigliare non esiste, è altrove che bisogna cercare l’assassino, il mandante o gli assassini di Alessandro Neri. L’interrogatorio, blindatissimo, del cugino Gaetano Lamaletto Jr., uno dei primi sospettati di questa intricatissima vicenda, non ha prodotto alcunche’. “Non so nulla”, ha ribadito al magistrato Andrea Papalia. Ieri la trasmissione “Quarto Grado” si è occupata dell’omicidio del 28enne di Villa Raspa di Spoltore ed ai microfoni del programma condotto da Gianluigi Nuzzi un’amico, rimasto anonimo, cioè non ripreso in volto, ha parlato di un “insospettabile”. Di qualcuno che conosceva e che l’avrebbe presentato a qualcun altro, probabilmente per questioni lavorative. L’amico parla di piccoli affari, soldi, forse anche conti in sospeso. Di gente, forse, venuta da fuori Pescara e con la quale avrebbe accettato di confrontarsi.. magari fidandosi proprio di quell’amicizia. Di un chiarimento finito male, perchè forse Alessandro non era disposto a dare ciò che l’assassino, gli assassini, o i mandanti, gli chiedevano. Anche la mamma della vittima, Laura Lamaletto, in studio ospite della trasmissione del programma di Rete 4, è convinta che la morte del figlio sia legata a motivi di soldi. A questo punto, a 45 giorni dalla scomparsa di Nerino, non ci sono ancora indagati e si comincia a temere che, anche questo caso, possa tramutarsi nell’ennesimo delitto irrisolto capitato, ahinoi, dalle nostre parti. I precedenti sono diversi: come quelli di Italo Ceci e Nicola Bucco, tanto per fare degli esempi recenti.

QUI IL VIDEO DELLA TRASMISSIONE

 

 

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