La svolta nel ‘misterioso omicidio’ di Alessandro Neri è avvenuta lo scorso giugno, quando sul giubbotto della giovane vittima è stata isolata una traccia biologica e rilevato il DNA di una donna. La caccia a Ignota 1, la persona sconosciuta con la quale il 28enne di Villa Raspa di Spoltore ha avuto un rapporto sessuale prima di essere ucciso, non è ancora finita. Un primo colpo di scena è avvenuto alcune settimane prima, quando una testimone e amica ucciso il 5 marzo, ha rivelato di conoscere il nome del suo assassino. “Era presente anche ai funerali“, ha sottolineato a La vita in diretta, smentendo al tempo stesso la possibilità che si potesse essere cacciato in affari illegali. “Faceva di tutto ma sempre legalmente”, ha aggiunto infatti, affermando che Alessandro, conosciuto dagli amici come Nerino, ha sempre fatto tutto solo per aiutare la famiglia. Un secondo colpo di scena, poche settimane fa, quando è circolato il video di un’altra giovane, al momento non identificata, mentre strappava uno dei centinaia di manifesti col volto sorridente di Ale, affissi nella Città di Pescara, ma sul lungomare. Sono forse la stessa persona? Perché non ha risposto agli appelli delle forze dell’ordine e di mamma Laura Lamaletto? Ricordiamo che a quasi cinque mesi da questo misterioso delitto non ci sono nomi di persone iscritte sul registro degli indagati anche se i carabinieri del Comando Provinciale di Pescara, titolari delle indagini, stanno verificando gli alibi di una rosa di nomi di uomini che potrebbero sapere cosa è successo in quel fatidico lunedì sera di inizio marzo.

Il caso di Alessandro Neri verrà approfondito nello speciale di Chi l’ha visto? che andrà in onda su Rai 3 questa sera, mercoledì 18 luglio 2018.

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