Il sito archeologico di Santa Teresa finalmente sottoposto a vincoli

È servito l’intervento della Commissione Regionale per il Patrimonio Culturale dell’Abruzzo per decidere di iniziare a tutelare, almeno in linea di massima, il sito archeologico di Santa Teresa. Si tratta di un’area considerata una risorsa inestimabile datata ai primi due secoli d.C. che verte in serio stato di abbandono. Noi di Spoltore Notizie ci siamo più volte occupati di questo caso e sembrerebbe che allo stato attuale si stiano muovendo con più decisione, rispetto agli anni passati, alcune coscienze e le attenzioni di coloro che dovrebbero essere gli addetti ai lavori per la sua valorizzazione. Una Villa Romana e Fornaci per la produzione di ceramiche che tracciano linee storiche degli insediamenti umani in quella zona a ridosso del fiume Pescara, in via Saline, sul territorio che oggi è spoltorese, sono state scoperte nel lontano anno 2000, sottoposte ad alcuni interventi da parte di archeologi e poi abbandonate ad una riscontrabile incuria. Addirittura il fotografo e regista pescarese Alessio Consorte, due anni fa descrisse con parole amare lo scenario del nostro importante sito in oggetto: “Al momento sembrano passati i Vandali, peccato però che le invasioni barbariche siano terminate da secoli”. Ma per il nostro ‘tesoro’, un luogo che di per se renderebbe quanto mai attrattiva Spoltore, qualche speranza finalmente. Il vincolo di cui sopra impedirà che in quella zona, tra Santa Lucia delle Fratte e Santa Teresa, le attività edilizie e/o agricole future non potranno compromettere il prezioso sito archeologico, anzi dovranno comunque essere autorizzate. Con l’ulteriore speranza che a questa azione mirata alla salvaguardia della Villa Romana spoltorese seguiranno attività di valorizzazione e sviluppo di del sito archeologico, con le dovute infrastrutture connesse e magari in tempi brevi.

Simone C

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