Iniziato restyling di piazza D’Albenzio, per accogliere gli arredi di Cascella

Sono finalmente iniziati i lavori che, così come tutti ci auguriamo, ridaranno una degna parvenza alla Piazza D’Albenzio, luogo che la storia ricorda come principale agorà nel cuore del nostro centro storico di Spoltore. Si è partiti con il rifacimento del muro frontale dove poggia il terrazzo della Società Operaia di Mutuo Soccorso. Ma dovrebbero seguire nell’immediato una serie di interventi previsti già da oltre un anno, volti alla riqualificazione di detta piazza che, una volta rivisitata e sistemata nel suo aspetto, sarà completa anche di un allestimento artistico. Infatti, sono da tempo pronte per essere posate, alcune opere dell’artista locale Igor Cascella. Il Comune di Spoltore ha acquistato, per un importo di quindicimila euro, cinque panchine in travertino e terracotta, una tarsia marmorea su lastra elissoidale in travertino e tre tarsie marmoree su lastre in travertino. La Piazza D’Albenzio è un luogo significativo per l’identità sociale spoltorese, da troppo tempo lasciata senza dovuta considerazione ed oggettivamente in uno stato di degradante abbandono. L’attuale destinazione d’uso a parcheggio utilizzato quotidianamente da circa una ventina di vetture, automobili e roulotte, dimostra quanto detto. E proprio a riguardo dell’occupazione del suolo pubblico di cui parliamo, sono tante le opinioni divergenti e considerazioni dovute al futuro posteggio. In tanti sostengono che una chiusura al traffico della piazza in oggetto non comporterebbe disagio a quei pochi residenti che attualmente la usano. Sopralluoghi ed ispezioni dimostrerebbero la possibilità di valide alternative, numerosi posti auto disponibili nei pressi delle mura perimetrali del vecchio centro, che normalmente non sono inutilizzati. Ovviamente vivere ed abitare la bellezza dei centri storici comporta, spesso, per i residenti, un adattarsi alle alle circostanze che si presentano; Contingenza opposta a quella che si presenta, ad esempio, il vivere in un nucleo di abitazioni situate in aperta campagna. Siamo curiosi di conoscere come si evolveranno le cose ‘intorno’ a questo significativo prospetto di cambiamento della fruibilità del nostro centro storico. Avere la disponibilità di un rigenerato luogo autentico e caratteristico, quale è l’ agorà spoltorese, dove poter sviluppare concretamente una serie di iniziative a favore della socialità non solo autoctona, sicuramente darà modo di valutare ai cittadini l’efficienza delle tante associazioni e delle amministrazioni che nelle loro intenzioni parlano del bisogno di rivalutazione e valorizzazione del patrimonio architettonico della vecchia Spoltore, al fine dell’attuazione di diversi progetti turistici e culturali, quelli che garantirebbero un salto di qualità da tempo atteso.

Simone Ciuffi

 

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