La “Casa della Cultura” ospiterà la sede della Caritas Spoltore

Lo scorso aprile è avvenuta la consegna ufficiale delle chiavi della “Casa Della Cultura” al parroco Don Rinaldo Lavezzi. L’affidamento dello storico palazzo, situato in via Del Corso in pieno centro a Spoltore, alla Parrocchia S. Panfilo per la gestione della struttura nei prossimi sei anni, è avvenuto attraverso un bando pubblico indetto dalla Provincia di Pescara. Oggi, al suo interno, dopo aver ripulito e sgomberato le stanze al primo piano, luogo scelto anche per istallazioni artistiche protagoniste del recente “Spoltore Ensemble”, alcuni volontari della Parrocchia stanno provvedendo alla sistemazione di materiale prelevato dai locali della cripta. Spostamenti che preludono un imminente trasferimento del Centro Caritas all’interno delle stanze della Casa Della Cultura. Da quei locali dovrebbe essere svolto quel prezioso ed encomiabile lavoro per un elevatissimo obiettivo sociale: distribuzione più o meno quotidiana di viveri e beni di prima necessità alle persone ed alle famiglie spoltoresi bisognose. L’opera di bene svolta dalla nostra parrocchia , in questo specifico caso, non si limita ad aiutare coloro che si rivolgono alla Caritas e che, ahinoi, sono troppi (e non si capisce il perché nessuno si attivi concretamente per risolvere ogni singolo caso di disagio sociale che ci riguarda direttamente e ci obbliga ad una sensibilità diversa da quella che abbiamo, e pensiamo sia giusta), ma è un concreto aiuto all’intera comunità provinciale. Infatti, l’affidamento della Casa della Cultura alla parrocchia spoltorese prevede che la stessa, nei sei anni a venire, si occupi anche delle spese per la sistemazione della struttura per un costo che ammonterebbero a circa trentamila euro. Quindi un risparmio non da poco per le tasche dei cittadini. Nelle parole del presidente Antonio di Marco, il concetto chiaro e limpido: “Mi congratulo con il mio vice in Provincia per aver suggerito questo tipo di soluzione che andrà incontro ai problemi di cassa della provincia e ai bisogni della Parrocchia. In cambio del costo della locazione, infatti, sarà la stessa organizzazione parrocchiale ad occuparsi della ristrutturazione della palazzina, lasciata all’incuria e perciò bisognosa di interventi sull’immobile”. Che dire, grazie a queste persone capaci di fare grandiose ed essenziali opere di beneficenza.

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Simone Ciuffi

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