La nota dei Carabinieri sull’inseguimento a Santa Teresa

La nota del Comando Provinciale dei Carabinieri di Pescara in merito all’inseguimento con feriti, padre e figlio di 9 anni finiti in ospedale.

Alle 20,50 del 4 gennaio 2020 i militari della Sezione Radiomobile della Compagnia di Pescara, agli ordini del Tenente Rolando Giovanni, notano in via Tiburtina, all’altezza del noto quartiere “Ferro di Cavallo”, una autovettura Alfa Romeo Giulietta, ferma in sosta, che alla vista dei militari iniziava a percorrere ad elevata velocità l’arteria stradale, imboccando via Lago di Capestrano. A questo punto i militari operanti con l’utilizzo delle sirene bitonali e della paletta segnaletica invitavano il conducente a fermarsi, ma questi raggiunta via Aterno aumentava ancor di più la velocità nonostante i ripetuti inviti, provando anche a speronare il mezzo militare. Dopo aver attraversato tutta via Aterno nell’immettersi sulla SS 602, la Giulietta, sbandava colpendo in pieno con il proprio lato sinistro, l’autovettura WV Tiguan di colore bianco che, per il forte impatto si ribaltava finendo sul marciapiedi. All’interno della Tiguan erano presenti N.G. di anni 51 ed il figlio N.A. di anni 9, entrambi venivano trasportati a mezzo di ambulanza presso il pronto soccorso dell’ospedale civile di Pescara. Nel frattempo il conducente era sceso dal veicolo ed i militari notavano che questi impugnava con la mano destra un oggetto che per conformazione lasciava presumere il possesso di un’arma da fuoco, così  uno dei militari, allo scopo di portare al termine la fuga esplodeva non a bersaglio, ma verso l’alto, 3 colpi dalla propria pistola di ordinanza.

Il malfattore, ignorava l’accaduto e di corsa a piedi cercava di giungere le vicine campagne, ma prontamente bloccato da una pattuglia del Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Montesilvano arrivata sul posto per rinforzo, che lo identificava per G.S 24enne, residente a Manoppello, che veniva dichiarato in arresto per resistenza a pubblico Ufficiale. Gli operanti accertavano inoltre che il fuggitivo era privo di patente di guida poiché mai conseguita e che indosso, aveva grammi 0,60 di sostanza stupefacente del tipo cocaina, che, a suo dire aveva acquistato al Ferro di Cavallo, prima di essere notato dai militari.

A seguito di visite mediche, N.G. riportava trauma toracico chiuso con frattura della VI e VII costa destra ed infrazione del processo xifoideo, lussazione Gleno omerale a destra, giudicato guaribile in giorni 25, mentre il figlio N.A. di 9 anni, tuttora ricoverato presso il reparto di pediatria del nosocomio di Pescara per trauma cranico e poli contusivo.

L’arrestato dopo le previste formalità è stato rinchiuso nelle camere di sicurezza del Comando Carabinieri di Pescara in attesa del rito direttissimo, fino alla mattina di lunedì 6 gennaio 2020.

 

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