Oggi la sentenza del processo “Coumadin” per tentato omicidio

Questa mattina il tribunale penale di Pescara si pronuncerà su uno dei casi di cronaca che hanno più sconvolto la comunità spoltorese e non solo. Parliamo della vicenda che ha visto un imprenditore edile di Santa Teresa, Antonio Di Tommaso, 56 anni, vittima di un diabolico piano. Protagonista di questa storia una donna, Daniela Lo Russo, 46enne originaria della Puglia che secondo l’accusa avrebbe somministrato al marito massicce dosi di ‘Coumadin’, un potente farmaco anticoagulante, ed altre medicine con lo scopo di farlo morire. Ipotesi, questa, respinta in ogni circostanza dalla Lo Russo che si è difesa sostenendo di non avere mai voluto produrre conseguenze letali ma di avergli voluto procurare sofferenze per forti dissapori familiari. Alla ‘sbarra’ anche il figlio Michele Gruosso, 26 anni, accusato insieme alla madre di tentato omicidio aggravato e falso. Coinvolti nel processo anche un colombiano di 34 anni di Silvi, Edwin Andrey Mosquera Zabala, e un 59enne nato in Piemonte e residente a Silvi, Marco Giorgio Faggion, individuato successivamente. I due devono rispondere invece di lesioni personali in concorso: il 34enne sarebbe l’esecutore materiale dell’aggressione – la sera del 10 luglio 2016 il Di Tommaso venne aggredito sotto casa a colpi di mazza da baseball ma riuscì a difendersi -, il 59enne avrebbe invece avuto un ruolo di intermediario. Gli imputati principali rischiano pene molto pesanti. Toccherà ai giudici del collegio giudicante, presieduto da Antonella Di Carlo, dopo le arringhe degli avvocati difensori e la requisitoria della procura rappresentata da Rosangela Di Stefano, accertare la verità giudiziaria su questa pagina di cronaca.

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