Omicidio Neri. Il cugino di Ale ieri al Vinitaly: “Non so nulla”

Gaetano Lamaletto Junior era ieri al Vinitaly. Il cugino del 28enne di Villa Raspa morto in circostanze misteriosissime, intercettato dai cronisti del ‘Il Messaggero’ nei pressi dello stand della cantina vinicola “Il Feuduccio”, ha dichiarato di non sapere assolutamente nulla. “Ero molto legato a mio cugino quindi sono ancora sotto shock per la sua morte. Mio padre è il fratello di sua madre, è una vicenda dolorosa per la mia famiglia. Su quello che è successo non posso rilasciare nessuna dichiarazione perché c’è un’inchiesta in corso”, queste le sue parole rilasciate al quotidiano romano. Sempre secondo quanto si è appreso dall’intervista della giornalista pescarese Alessandra Di Filippo, il parente della vittima ha anche spiegato le ragioni della sua assenza in questi giorni, a dir poco concitati: “Vivo tra l’Italia e il Venezuela” e “da poco mi occupa del business del vino”. Fra gli stand del fiera internazionale di Verona è stato notato anche il padre Camillo, ma da parte sua nessuna dichiarazione. E’ probabile che nei prossimi giorni Gaetano Jr. (che porta il nome del nonno) venga ascoltato dai carabinieri del nucleo operativo e investigativo che seguono tante piste, oltre quella della faida familiare di cui si era parlato in un primo momento. Anzi era stata la madre della vittima Laura Lamaletto, per prima, a fare riferimento a possibili dissidi per questioni economiche e questa ipotesi aveva portato gli inquirenti a sequestrare due automobili (una Audi e una Mercedes) e un appartamento in viale Regina Margherita nella disponibilità del giovane, ma anche della villa di famiglia ad Orsogna. In tutti i casi, non è mai stato trovato nulla riconducibile alla morte del cugino Alessandro, perciò gli investigatori sembrano essere orientati verso qualcosa di ancora sconosciuto: una specie di doppia vita, quella di Alessandro, che andava oltre le solite amicizie della piazzetta di Villa Raspa. Ma chi ha ucciso ‘Nerino’ a 45 giorni dalla sua esecuzione, perchè lo è stata – una pistola per due volte ha perforato il suo corpo- , resta ancora un mistero. Uno o più assassini sono a piede libero. Oltre allo sconcerto per questa incredibile pagina di cronaca spoltorese, restano vivissimi i tanti dubbi e le molte domande ancora senza risposta. Noi di SpoltoreNotizie.it promettiamo che continueremo a seguire questa storia ed a chiedere in ogni circostanza #giustiziaeverità per il nostro Ale!

 

 

Sn.it

CONDIVIDI POST

Rimani Connesso

Altri Aggiornamenti