Anche un insospettabile padre di famiglia di Spoltore coinvolto nel “giro di droga” stroncato, questa mattina, dalla Squadra Mobile di Pescara che ha arrestato in flagranza di reato,  con l’accusa di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio,  un insospettabile operaio di Montesilvano incensurato.  Nell’abitazione del 45enne sono state trovate diverse dosi di stupefacente chiuse nella cassaforte della camera da letto: circa 80 grammi di cocaina e un etto di hashish. Che si trattasse di droga destinata alla vendita è confermato anche dal sequestro di 6.500 euro in contanti e di diverso materiale per la pesatura e il confezionamento della dosi, tra cui due bilancini di precisione e un macchinario per il confezionamento sottovuoto. Altri elementi importanti sono emersi dall’analisi del telefonino dove erano memorizzati moltissimi messaggi “Whatsapp”, praticamente non intercettabili, scambiati con decine di persone, tutti caratterizzati dall’uso di termini palesemente codificati, quali “cavetti”, “nuotate”, “custodie” e “tablet”. Mentre si trovava in Questura ha continuato a riceverne dagli “acquirenti” che gli chiedevano di incontrarlo. Gli investigatori hanno così colto al volo l’occasione e si sono presentati ai vari appuntamenti al posto dello spacciatore. A quel punto i clienti non hanno potuto fare altro che collaborare, consentendo così di ricostruire la decennale attività di spaccio portata avanti dall’arrestato fino ad oggi.  Alcuni di loro sono scoppiati in un pianto liberatorio, raccontando di aver speso anche decine di migliaia di euro. Tra di loro vi sono diversi professionisti e padri di famiglia purtroppo, come risulta dalle indagini, anche della nostra Spoltore finiti nel tunnel per un “vizio” pericoloso e devastante. Purtroppo questo episodio non fa altro che ribadire un fenomeno inquietante, quello del consumo di cocaina esploso negli ultimi anni come una bomba atomica nella Città di Pescara e, dunque, anche nei comuni dell’Area Metropolitana.

Sn