Spoltore “sotto attacco” dei ladri. Cinque le case svaligiate a Capodanno

E’ un momento davvero bruttissimo per la Città di Spoltore. La comunità è infatti alle prese con una “gang di malviventi” evidentemente interessata alle nostre case, i nostri beni, minaccia della nostra tranquillità. Altre cinque abitazioni, la notte di Capodanno, sono state “visitate” dai topi d’appartamento che hanno fatto razzia di tutto quello che potevano (gioielli, arredi, denaro contante, orologi) ed hanno rovinato anche il momento di festa dell’Ultimo dell’Anno ai proprietari vittime di queste intrusioni mai desiderate. Circostanza, quest’ultima, davvero inquietante poiché con ogni probabilità i malandrini – che noi riteniamo senza dubbio appartenenti ad una banda specializzata – sapevano con certezza che non avrebbero trovato nessuno nell’ora del crimine. E questo significa moltissimo: soprattutto che le vittime sono state probabilmente spiate nelle abitudini quotidiane, forse addirittura per giorni. I “fattacci” si sono verificati di nuovo nella palazzina di Via Massera dove, qualche giorno fa, c’era stato il primo “raid ladresco” che aveva riguardato anche un appartamento in Via Del Mattatoio. Stessa e identica dinamica quella, di ieri notte, sempre presso lo stesso condominio dove, una volta entrati da una finestra, è stata asportata anche una cassaforte. Ma la “notte da incubo” ha toccato e disturbato, parecchio, anche la vita di altre due famiglie spoltoresi impegnate nel meritato convivio di mezzanotte: una residente in Via Machiavelli, vicinissima alla Stazione dei Carabinieri, l’altra in una casa isolata lungo strada Colle San Giovanni alla periferia del centro urbano. Abbiamo, ovviamente, ascoltato le lamentele dolorose arrabbiate delle vittime che, adesso, dovranno pulire e sistemare le abitazioni messe a soqquadro, pagare i danni procurati dai maledetti ladri e fare i conti con la perdita di oggetti cari e ricordi. Chiedono, come del resto tutti i cittadini, maggiore sicurezza. Sono anni che scriviamo della necessità di un potenziamento delle risorse umane e tecniche a disposizione del Comando di Via Dante. A questo punto, questa è la nostra umile opinione, bisognerebbe organizzare un sit-in, civile e civico, davanti alla Prefettura di Pescara perche’ queste richieste vengano finalmente ascoltate. Undici/dodici militari fissi, seppur valorosi e ben addestrati, non sono sufficienti per controllare un’area di 38 chilometri quadrati in gran parte collinare, suddivisa in cinque frazioni più il territorio di Cappelle Sul Tavo, che ricade ahinoi sotto la responsabilità di Spoltore. La soluzione per eliminare il reato predatorio dalla nostra città non esiste ma una robusta presenza dello Stato H24 su 7 giorni funzionerà come ottimo deterrente.

Sn.it

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