Vicenda Di Gregorio, il Comune blocca il mega risarcimento fino al 28/2

Altro “round” nella battaglia giudiziaria tra il Comune di Spoltore e la famiglia Di Gregorio-Fattibene. Stavolta l’azione del legale dell’Ente, l’avvocato Gaetano Mimola, è stata accolta dal Consiglio di Stato che ha disposto la sospensione della determinazione commissariale circa la liquidazione del mega risarcimento (una pec agli uffici comunali: una specie di messa in mora) e la riunificazione dei procedimenti – il “ricorso proposto in riassunzione davanti al TAR” compreso il reclamo sulla stima del danno procurato ovvero “l’esatta ottemperanza della sentenza del 2015” – davanti allo stesso tribunale tra circa un mese, il 28 febbraio 2019. Ricordiamo, infatti, una perizia giurata del dott. Chiacchiaretta, direttore provinciale dell’Agenzia delle Entrate di Pescara incaricato dalla redazione dallo stesso CdS, emessa il 6 settembre 2018, aveva quantificato il lucro cessante e danno emergente agli appellanti, cinque persone titolari di un terreno sul lungofiume a Villa Raspa, nella ‘cifra monstre’ di 2 milioni 325 mila euro. Il motivo? Un clamoroso quanto inspiegabile ritardo amministrativo nell’approvare un piano di recupero, oggetto poi di una importante compravendita immobiliare sfumata, per responsabilità maturate all’interno del nostro Comune di Spoltore, ma non è chiaro da parte di chi. Parliamo di una vicenda decennale, iniziata nel 2009, che è già costata carissimo ai cittadini spoltoresi, incolpevoli, per quello che sta accadendo sotto i loro occhi e su cui la Corte dei Conti, si spera, farà presto luce. Almeno questo è l’auspicio di questo giornale, garantista, fino a prova contraria.

In allegato il dispositivo della sentenza:

Sn.it

 

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