Capolavori di arte sacra esposti nella chiesa di San Giacomo a Cavaticchi

Nella bellissima cornice della Chiesa di San Giacomo a Cavaticchi, il giorno 10 giugno 2018, dalle ore 16.00 alle ore 20.00, si potranno ammirare alcuni capolavori d’arte sacra, in particolar modo dipinti e sculture. In questo suggestivo scrigno di bellezza risalente al XVII° secolo si coniugherà, in mutua reciprocità, il binomio arte-fede e bellezza-fede. Un richiamo fortissimo per chi ama l’Arte soprattutto perché verrà svelata la bellezza dell’arte attraverso i secoli della cristiana devozione.
“Le opere esposte provenienti da varie collezioni private, dalla notevole valenza artistica, – sottolinea l’Arch. Marco Vinicio Zonin, antiquario pescarese e curatore della mostra – contengono un importantissimo registro documentario, poiché descrivono la variazione della concezione culturale e sociale delle materie spirituali. Opere d’arte cristiana che, nei secoli che hanno attraversato, son servite come una sorta di ’libro dei poveri’ per la loro comunicazione immediata; quasi il prolungamento dell’insegnamento della Chiesa, un catechismo, una Bibbia figurata. In questi capolavori si ha la confluenza di tre concetti fondamentali: realismo, idealismo e simbolismo. La fusione di realismo, idealismo e simbolismo in un’opera d’arte cristiana serve a vivificarla in ogni sua parte, facendola diventare oggetto di meditazione e preghiera e nello stesso tempo testimonianza viva del messaggio cristiano. Esse rappresentano veicoli di diffusione di concetti e significati, strumenti di comunicazione e persuasione. In tutte le civiltà le immagini sacre hanno una doppia valenza, spirituale e materiale, che le rende diverse da tutte le altre e le pone in relazione con il ruolo che esse hanno nell’intimità religiosa del singolo e della comunità cui appartiene, comunità che si riconoscono in un determinato insieme di valori, anche espressivi. L’aspetto o il valore artistico, di queste opere d’arte, non esauriscono il significato e la funzione. Esse sono immagini destinate al culto, secondo varie modalità, che ne condizionano anche le forme specifiche. Sono servite e servono per vari scopi: evangelizzare, persuadere, far ricordare e memorizzare degli eventi e dei personaggi, illustrare una storia e attestarne la veridicità, tramandare un sistema di significati, di dogmi, di insegnamenti morali, suggerire e guidare delle pratiche devozionali, coinvolgere emotivamente chi le guarda”.
La mostra, fortemente voluta dalla Parrocchia di Santa Teresa d’Avila e dal parroco Don Giovanni Ciancioso, è stata curata oltre che dall’arch. Marco Vinicio Zonin, anche dall’avv. Loris Di Giovanni e si fregia del patrocinio del Consiglio regionale d’Abruzzo, grazie alla collaborazione del consigliere Alberto Balducci e del Comune di Spoltore, con il sindaco Di Lorito ed il consigliere di Cavaticchi Carlo Pietrangelo, nonchè della Fondazione PescarAbruzzo, grazie all’interessamento del segretario generale prof. Nicola Mattoscio. Verranno esposte tra le altre opere, una bellissima scultura raffigurante la Madonna del Rosario dello scultore barocco genovese Anton Maria Maragliano (Genova 1664 – 1741). Un’altra preziosa scultura lignea policroma raffigurante San Michele Arcangelo, dipinta e dorata, realizzata con aggiunta di parti polimateriche, opera dello scultore Romano Alberti, detto Nero Alberti da Sansepolcro (Sansepolcro, 1502 – 1568) e vari dipinti dal XIV al XVIII secolo, tra i quali spicca una preziosa tavola fondo oro raffigurante una ‘Madonna del Popolo’, di pittore senese, di fine Trecento, vicino all’opera di Lippo Memmi. L’arpa di Flavia Di Muzio ed il violino di Giacomo Coletti che eseguiranno alcuni brani dal loro repertorio renderanno ancora più coinvolgente l’atmosfera della mostra.

Simone Ciuffi

 

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