Giuseppe Misticoni quasi dimenticato nella sua patria Spoltore

Come noto a noi di Spoltore Notizie l’arte piace, e non poco. Ed è per questo che non abbiamo perso l’occasione per andare a visitare, giovedì 13 giugno, una personale dell’artista pittore e scultore spoltorese Giuseppe Misticoni, esposta al Museo Vittoria Colonna di Pescara. Un omaggio nei confronti di un personaggio che ha segnato la storia artistica della nostra regione, poiché fondatore del primo e omonimo Liceo Artistico abruzzese, uno dei piu’ prestigiosi del Belpaese. Ma chi è stato Giuseppe Misticoni? Magari qualcuno di età non avanzata non avrà una idea precisa del soggetto in questione. Ma è sufficiente una semplice, sintetica, descrizione attraverso Wikipedia per avere idea di chi stiamo parlando:

“Nato a Spoltore nel 1907, in una famiglia originaria del Morro d’Oro, vicino a Teramo. Inizialmente Giuseppe fu guidato dal pittore locale Italo De Sanctis e da lì si trasferì a studiare al Liceo Artistico e poi all’Accademia di Belle Arti di Roma. Durante la guerra fu inviato sul fronte albanese nel 1940. Fu fatto prigioniero dei Greci, ma fuggì e fece ritorno alla resistenza partigiana, per poi tornare in Italia nel 1946. Tornò a Pescara, dove nel 1947 fondò il Liceo Artistico, da lui diretto per 30 anni, e che porta ancora il suo nome. Tra i suoi allievi e colleghi del Liceo c’era il suo amico di vecchia data, Giuseppe Di Prinzio; Nicola Febo; Elio Di Blasio; Franco Summa; Giovanni Melarangelo; Arduino Napoleone; Enio D’Incecco; e Giovanni Pittoni. Negli anni ’50, Misticoni produce opere astratte. Ha continuato a esporre alla Biennale di Venezia e alla Quadriennale di Roma. Le sue opere sono esposte nel Museo Costantino Barbella di Chieti, nella Galleria d’Arte Moderna di Lucca, nella Pinacoteca dell’Aquila e in altre gallerie pubbliche e private. Muore nel 1998″.

Assodato, perciò, che siamo di fronte ad un personaggio di altissimo livello, e che per noi di Spoltore Notizie l’arte contemporanea rappresenta una “schiavitù necessaria”, pensiamo al Preside Mistisconi come ad un essere umano da omaggiare in pompa magna spoltorese. Ovvero – poiché siamo ridondanti – pensiamo che l’uomo che ideo’ l’istituto scolastico, che oggi porta il suo cognome, e’ anche lo stesso che ha formato, artisticamente, anche alcuni dei più grandi e amati creativi italiani del dopoguerra: i “geni del male” del fumetto Andrea Pazienza e Tanino Liberatore. Dunque, ci chiediamo adesso: é mai possibile che nella sua città natale, Spoltore, a differenza di quanto avviene in altre realtà urbane, non esiste – o almeno a noi non risulta –  una via o strada o parco oppure anche una semplice panchina e, perché no?, forse anche la Sala del Consiglio Comunale di Spoltore – che nei cartelli stradali è indicata come “Cittá d’Arte e di Cultura” – intitolata e dedicata alla memoria del prof. Misticoni, illustre concittadino e intellettuale di riferimento spoltorese e dell’epoca? Secondo noi, umili rappresentanti di un ‘giornaletto locale’, gli animatori culturali della Spoltore odierna dovrebbero prendere sul serio, molto, ciò che abbiamo testè sottoposto all’attenzione della pubblica opinione. Che ne dite, O Adoratissimi Spoltoresi: siete d’accordo?

Sn.it

 

 

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