San Valentino e l’origine della Festa degli Innamorati

Sono ormai anni che si dice che San Valentino non sia altro che un’invenzione contemporanea delle grandi imprese per incoraggiare il consumo e gli acquisti in un’epoca dell’anno commercialmente “depressa”. Eppure, se la tradizione di celebrare il giorno degli innamorati si tramanda da secoli in moltissimi paesi del mondo, una ragione ci sarà. E siamo davvero sicuri di conoscere da dove proviene questa tradizione che, così come tante altre, abbiamo importato dalla cultura anglosassone?

Sebbene in Italia il giorno di San Valentino si celebri la festa degli innamorati, così come la conosciamo attualmente, agli inizi del ‘900, le origini di questa tradizione rimontano all’epoca dell’Impero Romano. Racconta la leggenda– una delle tante che circondano questa ricorrenza, ma probabilmente la più verosimile – che questa festività religiosa, che prende il nome dal santo e martire cristiano Valentino da Terni, venne istituita nel 496 da Papa Gelasio I, in sostituzione della precedente festa pagana delle “lupercalia”, una sorta di baccanale dedicato al dio della fertilità Luperco che si celebrava a metà febbraio e che prevedeva festeggiamenti sfrenati a base di vino e promiscuità, nettamente in contrasto con la morale e l’idea di amore dei cristiani. Valentino, vescovo di Terni fin da quando aveva 21 anni, fu invitato a Roma, nell’anno 270, dall’oratore Cratone per predicare il Vangelo e convertire i pagani. Ma il Cristianesimo non era ben visto a quell’epoca e l’opera di evangelizzazione di Valentino gli attirò le ire dell’imperatore Aureliano, che decise di catturarlo e decapitarlo.

Secondo altre fonti, Valentino sarebbe stato giustiziato perché reo di aver celebrato il matrimonio tra Serapia, una giovane cristiana, e il legionario romano Sabino, pagano. La giovane era malata e i due sposi morirono, insieme, poco dopo aver ricevuto la benedizione di Valentino. Il martirio del santo avrebbe definitivamente reso la storia indelebile.

L’elemento più emblematico della festa di San Valentino, soprattutto nei paesi di cultura anglosassone, è lo scambio di “valentine”, bigliettini d’amore spesso a forma di cuore, di Cupido o di colomba. Per gli innamorati spoltoresi il nostro consiglio è di rivolgersi dalla nostra amica Alessandra Iannascoli, Leggiadrie (via Fonzi-Spoltore capoluogo), che certamente saprà consigliarvi il miglior pensiero romantico, che spesso coincide con un fiore profumato.

Foto: “Amorino dormiente” (Michelangelo Merisi).

Sn.it

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