SpoltorHollywood set del progetto cineturistico “Io non sono lui”

Spoltore ospita la produzione di un film che avrà l’Abruzzo come scenario: il progetto di Fg Pictures ammicca al cine-turismo e coinvolgerà diverse località tra Chieti e Pescara. Protagonista Adolfo Margiotta (che a breve vedremo su Rai 1 con Beppe Fiorello nella fiction “Tutto il mondo è paese” di Giulio Manfredonia, dedicata al tema dei migranti) nei panni di un impresario delle pompe funebri che lavora nella città più longeva d’italia: “Questo film pesca nella realtà, parla della crisi, di un uomo disperato. Sono sempre stato attratto dal tragicomico. Da ciò che è drammatico può nascere qualcosa di bello” spiega Margiotta che, assieme ai registi Francesco Gagliardi e Stefania Capobianco sta scrivendo anche la sceneggiatura. “Voglio che la gente guardando il film sia “in pizzo”, in bilico sulla sedia per i continui colpi di scena”. Tra gli altri ingredienti della trama una zia giocatrice d’azzardo (giocherà i soldi che l’impresario chiederà a uno strozzino), due barboni esperti di quantistica (per interpretarli si pensa ad Ale e Franz) e un sosia. “Attraverso il sosia” ha aggiunto Gagliardi durante la presentazione per interrompere l’attore che stava svelando troppo, “scoprirà una realtà nuova”. Fa venire in mente Johnny Stecchino di Roberto Benigni, “dove però il gioco” assicura il regista-produttore “è molto diverso”. Dalla presenza del sosia il suggerimento per il titolo, provvisorio, “io non sono lui”. Nel progetto anche il produttore Giuseppe Picone, che nel suo ultimo lavoro ha coinvolto Michael Madsen in un action girato in Romania. Perché scegliere l’Abruzzo? A rispondere ci ha pensato la co-regista Capobianco: “la cultura può essere un motore non solo per l’economia, ma per l’anima delle persone. Questa è una regione che ha molto da offrire, penso a paesaggi e scorci, ma anche alle maestranze. Vogliamo essere uno stimolo per i più giovani: prossimamente faremo dei casting per i ragazzi del posto per comparse e ruoli minori”. Idee chiare anche sul cineturismo: “consiste nel fare marketing territoriale attraverso un film. Il modello di riferimento è Castellabate, dove adesso sul cartello d’ingresso alla città c’è scritto “Benvenuti al Sud”, dal titolo della commedia che l’ha fatta conoscere a tutti. Lo abbiamo già fatto in passato in Campania, nel Cilento, con un documentario sulla dieta mediterranea”. “In passato” ha proseguito Gagliardi “abbiamo scelto delle location perché erano legate all’argomento sul quale andavamo a girare: questa volta invece siamo a Spoltore perché qualcuno ci ha suggerito di venire qui”.

A rappresentare l’amministrazione comunale il sindaco Luciano Di Lorito e l’assessore Roberta Rullo. “C’è una preside a Pescara che la chiamava piccola Hollywood” ha raccontato Rullo “per il panorama di luci che si vede dalle colline ed anche da Spoltore. Speriamo che quest’analogia paesaggistica porti bene e che vi sentiate come a casa, perché quando ci si sente a proprio agio si riesce a dare il meglio”.

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