Successo per “LeggerMente”, le serate spoltoresi dedicate alla lettura

È un progetto culturale innovativo, coinvolgente e di successo, quello che a Spoltore accomuna un gruppo di persone interessate alla condivisione della passione per la lettura. Il secondo appuntamento con “LeggerMente”, questo è il titolo identificativo dell’evento socio-intellettuale spoltorese, si è tenuto l’altro ieri, venerdì 1 dicembre, nei locali della biblioteca comunale in Via Dietro Le Mura, nel nostro Centro Storico. Momenti di incontro dedicati alla lettura, o semplicemente all’ascolto, di testi d’autore, “con il fine di creare uno spazio di riflessione”, sicuramente occasione di interscambio di ‘orizzonti culturali’. Una delle promotrici delle serate letterarie, Laiza Di Berardino, attraverso una nota inviataci, ci racconta alcuni titoli ed alcuni argomenti che hanno appassionato, venerdì scorso, i partecipanti al secondo interessante incontro letture: “La prima voce narrante della serata ha riportato i primi passi del libro ‘Parlami’, presentato nell’agosto di quest’anno anche a Spoltore, dall’autrice Giusy De Berardinis: parole che descrivono un tempo antico, denso e di dura lotta per l’affermazione della propria unicità, tematica che ricorre anche nel secondo testo, “Bella mia”, dell’ormai nota autrice Donatella Di Pietrantonio. Un viaggio immaginario nel grembo materno di due gemelle e dell’inferiorità percepita, quando la sorella gemella, che sembrava predestinata alla fortuna, rimane vittima del terremoto de L’Aquila. “Il male di vivere ci attanaglia dal giorno della nostra nascita…la sofferenza è necessaria ad una vita viva che si vuol vivere”, le parole che introducono al testo “Storie dell’alfabeto” di Roberto Anzellotti, nel quale ogni lettera dell’alfabeto corrisponde ad un tema attorno al quale si sviluppa una storia. Ad allietare i partecipanti, la partecipazione dell’ autore stesso, che ha scelto di leggere la lettera il capitolo “T come Tram” : storie ordinarie di un’estate utopica del 2251 ed ambientata in terra di Roma con città giardino, piste ciclabili e molto verde. Il tema della terra ricorre anche nel romanzo “La maturanza rossa” di Lorenzo Del Sole: siamo nel 1816 a Tavenna, un paesino del Molise, con la storia di Filomeno, ragazzo senza padre e senza terra, nelle sue avventure fra i boschi del contado. Un’altra terra raccontata è stata l’Africa. Il titolo del libro, “L’uccello del sole” di Wilbur Smith: il continente raccontato da Smith è realistico, selvaggio ma di animo nobile, come sottolinea la lettrice nella frase ‘…ho viaggiato molti giorni per cercare il sole della tua presenza…’. Una miriade di vicissitudini umane sono state raccontate da un altro testo dal titolo “E poi, Paulette…”di Barbara Costantine: la fattoria Solidarnonni, nonostante sia ambientata nel 2016, racconta il mutuo aiuto fra le diverse generazioni, da internet all’Alzheimer, dai giovanissimi ai più fragili. La serata si è conclusa con la lettura di parti di un testo introspettivo intitolato “Quel che resta del giorno” di Kazuo Ishiguro: un viaggio nella tranquilla campagna inglese si risolve in un inquietante e inaspettato viaggio dentro se stessi, che costringe a rivedere il proprio passato, nell’adempimento di un dovere astratto senza mai riuscire ad essere se stesso. ‘Si può cambiare improvvisamente vita e ricominciare daccapo?” Ci fanno ulteriormente sapere che, chiunque interessato a partecipare alla lodevole serie di iniziative potrà anche consultare l’omonima pagina facebook in fase di evoluzione. Il prossimo incontro “LeggerMente” è previsto per il mese di gennaio 2018.
 

Simone Ciuffi

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