Ancora un Festival dello Spoltore Ensemble al “filo di lana”

A poco meno di un mese dal via dell’edizione numero 36 dello Spoltore Ensemble non sappiamo ancora chi avrà l’onore e l’onere di allestire il cartellone della più importante manifestazione culturale della nostra città. Le ultime due edizioni, ricordiamo, sono state organizzate dalla Spray Records che è riuscita a presentare l’offerta migliore sul MEPA (mercato elettronico della pubblica amministrazione). Con una determina, la 984 del 16 luglio, il nostro Ente ha nel frattempo nominato la commissione di gara che dovrà esaminare le varie proposte pervenute, composta da: dr. Basilio Pertosa (presidente), Segretario Generale del Comune di Spoltore e Responsabile ad interim del Settore I; dr.ssa Franca Marsili (commissario), Funzionario Amministrativo e Vicesegretario presso il Comune di Collecorvino; dr. Mauro Tursini (commissario), Istruttore Direttivo e Responsabile del settore VI.

Questo argomento non poteva di certo sfuggire ai nostri lettori. In particolare all’ex consigliere comunale e medico-veterinario spoltorese Marco Della Torre, che a tal proposito ha inviato una lettera al direttore di SpoltoreNotizie.it che pubblichiamo integralmente.

Carissimo direttore,

all’indomani del suo articolo sull’ENSEMBLE,  viene voglia di riflettere e non so perché, ma mi torna in mente una bellissima canzone, molto triste, di Riccardo Cocciante (dove, volendo fare una metafora, i traditi sarebbero i cittadini spoltoresi e l’importante kermesse) e al tempo stesso la mia testa è bombardata di perché e per come.

Allo Spoltore Ensemble 2018 si presume non ci sia nulla di nuovo sotto il sole, purtroppo, almeno per il centro storico di Spoltore, un quartiere ormai dormitorio che, dalle ore 19 in poi di un giorno qualsiasi, dà uno spettacolo di se sinistro: tutto chiuso, nemmeno un’anima in giro. Risorge poi, però, solo con questa più che trentennale kermesse e speriamo che almeno accada ancora in questa edizione. Resta tuttavia la protervia con la quale la “nuova” giunta comunale persevera nello stesso atteggiamento tristemente noto delle passate amministrazioni spoltoresi: si gestisce qualsiasi argomentazione con fare approssimativo e autarchico. Basti pensare alla decisione della somma da destinare al Festival: circa 65.000€ di proprietà dei cittadini spoltoresi. E così solo a metà luglio si dà inizio all’operazione con apertura delle buste di una gara di appalto a ribasso e una mini commissione a decidere chi avrà più titolo a vincerla.

Ora non voglio entrare nel discorso qualità  del cartellone di spettacoli che sarà prospettato, anche se non capisco come lo si possa organizzare in così breve tempo: non sono all’altezza di poterlo fare. Mi chiedo, però, perché e a che cosa serva arrivare così in ritardo. Non sarebbe forse meglio, come da me prospettato in una delle tante mozioni consiliari respinte in passato, allestire un’apolitica fondazione o ente manifestazioni di Spoltoresi che, essendo atavicamente legati alla propria città, si potrebbero impegnare al massimo per la buona riuscita dell’evento per tutto l’anno e preparerebbero, magari risparmiando, un bel programma con una ricerca di sponsor e un battage pubblicitario degno di questo nome?

Nulla di tutto questo: ma ciò era già accaduto all’indomani della scelta, per me scellerata, di cancellare l’Ente Manifestazione Spoltore Ensemble e si continua ad andare avanti così. Persino la gestione del messaggio pubblicitario, che dovrebbe attirare e veicolare in maniera importante il pubblico, lascia diverse perplessità: i materiali pubblicitari sono sempre prodotti all’ultimo momento e ridotti all’osso. In pratica una manifestazione con una storia importante, famosa un tempo in tutta Italia e conosciutissima a Pescara e dintorni, è stata affidata a un veicolo pubblicitario inesistente (si pensi al “Bluebar” di Francavilla che posta incessantemente da più di due mesi su FB, ad esempio). Perché tutto questo?

In conclusione: hanno distrutto l’Ente Manifestazioni Spoltore Ensemble all’indomani del trentennale, per sostituirlo con il nulla assoluto: associazioni culturali distanti e inattive, perché non coinvolte, e nessuna idea nuova per far rivivere un capoluogo ormai morto.

Non tutto è bello nella nostra città, come qualcuno da troppo tempo vuole far credere nella solita e stantia carta stampata: sto solo cercando di dirlo nella segreta speranza di avere un suo esimio parere e delle ipotetiche risposte alle mie tante domande, nella segreta speranza di migliorare, anche attraverso le pagine del suo sempre attento “Spoltore Notizie”, la gestione della res publica spoltorese e per far risorgere la nostra magnifica realtà, quale salotto buono dell’hinterland pescarese, cosa che già madre natura ci ha donato orograficamente e che qualcuno da troppo tempo sta tentando, se non c’è già riuscito, di distruggere.

Dott. Marco Della Torre

Nota del Direttore

Carissimo Dott. Della Torre, le nostre opinioni sull’argomento sono arcinote da tempo. Probabilmente ripeterle qui, adesso, potrebbe risultare antipatico dati i suoi trascorsi politici nel banchi dell’opposizione di centrodestra. Di sicuro, e senza tema di smentite o fare torto a qualcuno, si può tranquillamente questo sostenere: altrove, ma anche a Spoltore, per esempio con l’organizzazione degli eventi Spoltour, tutto accade diversamente. Perciò facciamo fatica a comprendere come possa un assessore comunale, stipendiato dai cittadini spoltoresi, non avere la cura e la responsabilità direttiva di un evento festival culturale che è il principale, il più importante e costoso per la storia della nostra città. Umbria Jazz è un appalto? L’ideazione, l’organizzazione e la realizzazione dell’arte di intrattenere, convogliare energie e attrarre (turismo e denaro) hanno forse lo stesso “sapore” del rifacimento di un asfalto oppure di marciapiede? Probabilmente anche i risultati ottenuti negli anni ne hanno risentito. Ma queste, come le sue, sono solo le opinioni personali di chi ha spesso investito il proprio tempo per visitare città d’arte, mostre, manifestazioni, iniziative sperimentali e non in Italia e all’estero.

M.M.

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